La bonifica delle microspie può essere un intervento necessario per scoprire se nella casa in cui si vive o nei luoghi che si frequentano sono presenti delle cimici. Le ragioni per cui si potrebbe essere pedinati o intercettati da un detective privato potrebbero essere molte: per esempio perché si è sospettati di essere in possesso di un segreto aziendale, oppure perché si è finiti nel mirino di un partner geloso che ipotizza un tradimento e vuole avere le prove dell’infedeltà. Essere spiati, però, non è mai piacevole, e non solo per l’intrusione nella privacy e la lesione del diritto alla riservatezza con cui si è costretti a fare i conti: può diventare utile sapere come si fa a scoprire se ci sono delle cimici in casa. No, non gli insetti, per quanto fastidiosi essi siano, ma quei dispositivi che possono essere nascosti con grande facilità ovunque, dietro un quadro o sotto il ripiano di una scrivania: grandi come una moneta da un centesimo, passano praticamente inosservati a un occhio distratto.

Microspie in casa? Ecco come rintracciarle

Prima di procedere a una bonifica delle microspie attraverso degli strumenti ad hoc può essere utile esplorare in lungo e in largo gli ambienti finiti al centro dei sospetti: c’è bisogno, pertanto, di un notevole spirito di osservazione, ma soprattutto è indispensabile armarsi di calma e di una buona dose di pazienza. Controllare le serrature di porte e finestre può permettere di scoprire se ci sono stati dei tentativi di effrazione o delle vere e proprie intrusioni di cui non ci si è accorti. Ancora, è importante controllare la collocazione di soprammobili, oggetti, libri e souvenir: potrebbero essere stati spostati da chi ha piazzato le cimici e poi rimessi in un posto diverso.

Dopo aver verificato la corretta disposizione dei complementi di arredo e aver dato uno sguardo alle prese elettriche, ci si deve concentrare sul telefono. I cambiamenti di volume, i disturbi sulle frequenze o rumori mai notati prima nel corso delle conversazioni potrebbero essere segnali da tenere in considerazione per capire se c’è stata una eventuale manomissione. Quel che conta è non agitarsi e continuare a comportarsi come si è sempre fatto. Un ulteriore consiglio utile per cercare di capire se il telefono che si usa è pulito o meno consiste nell’ascoltare possibili suoni in arrivo dall’apparecchio quando non viene utilizzato. Se si avvertono dei rumori, è probabile che all’interno del telefono o nei dintorni sia stata piazzata una microspia.

Che cosa fare per trovare le microspie

Per essere certi di individuare le microspie eventualmente nascoste in casa o in ufficio ci si può rivolgere a un’agenzia di investigazioni private, che garantirà un servizio altamente affidabile e professionale. Non tutti, però, hanno una disponibilità economica tale da consentire una soluzione del genere: ecco perché si può pensare di affidarsi anche al fai da te.

Per raggiungere il proprio scopo ci si può munire di un rilevatore di microspie, uno strumento ad hoc che emette un segnale sonoro o produce una vibrazione nel momento in cui registra la vicinanza di una cimice. Non si deve pensare che si tratti di un macchinario enorme o difficile da trasportare: è, invece, un apparecchio portatile che può essere maneggiato con la massima facilità. Con il rilevatore in mano si deve fare in modo di passare ovunque, anche nei pressi degli accessori a cui si presta meno attenzione. Dagli orologi a parete alle cornici, dagli specchi alle lampade, dalle radio ai poster, sono davvero tante le posizioni in cui può essere collocata una cimice: per questo occorre non sottovalutare nemmeno i rigonfiamenti del pavimento.

Il consiglio comunque è sempre quello di affidarti ad un professionista nella rilevazione di microspie e cimici in grado di eseguire un lavoro a regola d’arte ed eliminare ogni tipo di dispositivo presente nella tua abitazione.