Pavimenti in pvc

È una delle parole di moda negli ultimi tempi, utilizzata in contesti differenti – dalla psicologia alla finanza, dallo sport alla politica – e ora entrata anche nel dizionario dei termini dell’home decor: è proprio il momento della resilienza, che in casa trova applicazione in pavimenti dalle caratteristiche speciali.

Che cos’è la resilienza

Secondo il dizionario, la resilienza è la capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi immediatamente, dimostrazione di adattamento e di flessibilità: è in pratica il contrario della fragilità. Tale termine si è largamente diffuso anche in altri ambiti, oltre a quello di tecnologia dei materiali, arrivando a definire anche la capacità di un organismo o di un essere vivente di resistere ai cambiamenti e agli “urti della vita” senza spezzarsi (metaforicamente).

La resilienza in casa

Esistono quindi dei materiali che sono letteralmente resilienti per le loro caratteristiche, e la tendenza dell’home decor è di sfruttarli sempre più in alcune applicazioni particolari, come la pavimentazione: se, fino a qualche anno fa, le soluzioni per l’interno si concentravano prettamente su legno o ceramica, oggi si fa largo anche in ambito residenziale la scelta di materie prime come il linoleum, la gomma e soprattutto il PVC.

Le caratteristiche dei pavimenti in PVC

Per comprendere i motivi di questo successo basta leggere la descrizione tecnica che il sito di Iperceramica.it, uno dei più importanti rivenditori a livello nazionale, fa dei pavimenti in pvc (cloruro di polivinile, una delle materie plastiche più diffuse ed economiche): “Belli, facili da pulire, economici, resistenti nel tempo, facili da posare e riciclabili al 100%”.

Si tratta delle peculiarità tipiche dei pavimenti resilienti, che ne stanno decretando un uso sempre più diffuso anche per ricoprire le superfici interne delle abitazioni cittadine: grazie al continuo lavoro di sviluppo e miglioramento dei materiali, oggi tutti possono sfruttare a pieno la loro versatilità, confortevolezza al passo, calore al tatto, resistenza e durabilità.

Come sono i pavimenti resilienti

Più in generale, un pavimento resiliente deve rispondere ad alcuni aspetti specifici: ad esempio, il rivestimento deve essere continuo e deve possedere peculiarità quali l’elasticità (vale a dire la capacità di recuperare velocemente lo stato iniziale dopo aver subito una deformazione a causa di un carico di breve durata), capacità isolanti e impermeabili, forte resistenza al tempo e agli urti. Inoltre, lo spessore è ridotto (difatti tali materiali possono essere installati anche sopra a pavimenti pre-esistenti, senza necessariamente rimuovere lo “strato” precedente), la lavorazione e la messa in posa sono semplici, il calpestio è antiscivolo e i prodotti sono riciclabili al 100 per cento.

La facilità di posa dei pavimenti in PVC

Come dicevamo, i pavimenti resilienti e soprattutto quelli in PVC si caratterizzano anche per la semplicità di installazione, che non richiede una lavorazione pesante e ingombrante: queste soluzioni infatti sono adatte naturalmente a interventi di nuova costruzione, ma possono anche adattarsi senza problemi alla sovrapposizione alla pavimentazione esistente.

La tecnica di posa può avvenire con adesivo o a click, e in questo secondo caso avremo la possibilità di rimuovere con relativa semplicità il pavimento per usarlo altrove o per un cambio di stile. Lo spessore ridotto di questi materiali, inoltre, non genera problemi di quota e non ostacola l’installazione di porte interne e infissi.