Piercing alla lingua

Il piercing alla lingua è uno dei piercing più popolari, ma anche uno dei più controversi e carichi di questioni. Sarà perché interessa un organo così delicato, sarà perché alcuni dicono che faccia male o nasconda dei rischi per la bocca, oppure perché continua ad affascinare giovani di ogni età più dei tradizionali piercing alle orecchie o del piercing all’ombelico.

Come si fa questo buco in una parte così sensibile come la lingua? La risposta era già nota agli antichi maya e aztechi, per i quali il foro assumeva un valore rituale. Negli anni Ottanta questo speciale body piercing è entrato anche nella cultura popolare giovanile come simbolo dell’anticonformismo e di protesta. A distanza di quarant’anni il piercing alla lingua non ha cambiato significato, simbolo di carattere e di stile, con una sfumatura sempre più fashion e cool anche grazie ai vari tipi di gioiello da montare.

Per chi ancora guarda da fuori il mondo dei piercer, il piercing alla lingua desta ancora un sacco di domande: quali sono i rischi? Come si mantiene? Quali sono i tipi? Quali sono le limitazioni? Ecco la soluzione ai 5 quesiti più diffusi che vengono “sulla punta della lingua” ma che non hanno ancora trovato risposta.

Tipologie di piercing alla lingua

I tipi di piercing sulla lingua non sono tutti uguali. Esistono tre versioni più comuni, che si differenziano in base alla posizione dell’asta lungo la lingua:

  • Verticale: il più diffuso, trapassa l’organo dall’alto verso il basso mostrando un solo gioiello;
  • Orizzontale: attraversa la lingue da a parte orizzontalmente mostrando un doppio piercing;
  • Marley: meno visibile, si pratica perforando il frenulo (un lembo sotto la lingua).

Questi sono i modelli base, ma i tipi di gioiello (o pallina) con cui personalizzare l’asta sono pressoché illimitati, di ogni colore, forma e dimensione. Ci sono varianti più minimal, in metallo o total black, fino alle piccole scritte, teschi, loghi, facce stilizzate, smile e così via.

Dove fare e quanto costa un piercing alla lingua

Il piercing alla lingua è un intervento da eseguire con una cura particolare. I rischi connessi all’applicazione scorretta sono reali, ragion per cui è necessario sempre rivolgersi a un professionista o a centri specializzati che eseguono l’applicazione in ambienti sterili, con strumenti puliti e sicuri.

Ogni piercer ha il proprio tariffario, commisurato anche all’esperienza e all’area dell’attività. Città come Milano, Torino e altri centri del Nord sono più cari rispetto alle regioni meridionali.

In generale, comunque, il costo di un piercing alla lingua si aggira intorno ai 50-100 euro. È possibile che alcuni piercer richiedano anche un prezzo più alto (200-250), variabile in base al tipo di pallina che si vuole porre sulla lingua e alle cure post applicazione incluse nella tariffa. Piercing alla lingua applicati sotto i 50 euro dovrebbero far sorgere qualche dubbio circa la qualità del servizio: se hai intenzione di fare un piercing sulla lingua non scendere a compromessi con igiene e sicurezza per risparmiare qualche decina di euro.

Limitazioni iniziali

Il piercing alla lingua pone alcune piccole limitazioni iniziali durante il periodo di convalescenza. Ci vogliono dalle due alle sei settimane perché la lingua sgonfi e la ferita guarisca definitivamente. In questo arco di tempo è importante prendere alcune piccole precauzioni e fare alcune rinunce per permettere al piercing di cicatrizzare come si deve.

Per quanto tempo non si può mangiare? La risposta è: da subito. Il dolore iniziale può imporre magari di preferire cibi freddi, morbidi o frullati (gelati, yogurt, budini, omogeneizzati, minestre e così via) evitando cibo piccante, crudo o impegnativo da masticare. La lingua richiede del tempo per sgonfiarsi, ma non mangiare è una pratica scorretta che debilita soltanto l’organismo.

Altro aspetto delicato e molto interessante riguarda l’argomento bacio. Quando potrò tornare a baciare dopo aver fatto il piercing alla lingua? Anche in questo caso non c’è una risposta sempre vera. Sarà il professionista o il medico durante il controllo a dirti quando la ferita si sarà rimarginata. Fino ad allora è consigliato (per te e per la salute del partner) evitare lunghi baci passionali, per non creare infezioni alla ferita.

Come nascondere il piercing alla lingua

Non tutti amano i piercing, tanto meno sulla lingua. In alcune circostanze quindi può essere utile nascondere il piercing alla lingua da occhi indiscreti: a lavoro, a cena con i genitori del partner o in altri svariati contesti dove la vista del tuo colorato gioiello non sarebbe ben visto.

In questi casi inizia a optare per la barretta standard, quella più corta, in modo da ridurre al minimo la dimensione del gioiello. Quindi scegli una pallina poco appariscente, magari color trasparente, che non dia nell’occhio quando apri la bocca.

A proposito di aprire la bocca: evita di spalancare troppo la mandibola per urlare o fare espressioni facciali particolari, cercando di parlare senza mettere eccessivamente in mostra la lingua bucata. E occhio a non sbadigliare a bocca aperta, potrebbe fregarti quando sei particolarmente stanco.

I rischi del piercing alla lingua

Per la sua posizione molto sensibile, il piercing alla lingua porta con sé dei rischi da non sottovalutare. L’applicazione provoca un normale gonfiore alla lingua che tende a sparire con il passare delle settimane. Se questo non dovesse succedere bisogna consultare un medico il prima possibile per scongiurare eventuali infezioni o reazioni allergiche. I sintomi che possono allarmare possono essere cattivi odori, arrossamenti di durata insolita o strane colorazioni.

Una grave complicazione, remota ma non impossibile, interessa le terminazioni nervose di cui la lingua è piena. Se praticato malamente, il buco del piercing orale rischia di danneggiare i nervi e compromettere il gusto e i movimenti della lingua, da cui dipendono linguaggio e masticazione.

Un altro rischio connesso al piercing alla lingua riguarda denti e gengive. Secondo l’Associazione Internazionale dei Dentisti c’è una piccola probabilità di danni ai denti e di recessione gengivale. Un gingillo metallico che urta costantemente contro la dentatura con il tempo può limare lo smalto e provocare delle problematiche.