Ponteggio autosollevante

In questo articolo ti fornirò tutte le informazioni necessarie riguardanti il ponteggio autosollevante. Capirai come funzionano e sarai messo in grado di decidere se è ciò di cui hai bisogno.

Innanzitutto vediamo come funziona un ponteggio autosollevante, quindi a cosa serve. Il suo utilizzo è tipico per un’azienda del settore dell’edilizia, fornendo una base di lavoro che tra poco scoprirai come funziona.

Si tratta di una vera e propria macchina in grado di sollevare le persone, con i loro attrezzi ed il materiale da lavoro compresi. Questo ponteggio si muove parallelamente alla facciata dell’edificio; può trattarsi di un palazzo destinato ad edilizia condominiale o anche di un capannone industriale. Mediante le due colonne a cui è ancorato il ponteggio, la motorizzazione di cui è dotato, permette di salire e scendere in linea verticale al semplice comando elettrico.

Il ponteggio autosollevante è una struttura mobile azionata elettricamente, che rappresenta una alternativa al ponteggio tradizionale. In definitiva è come un sistema a cremagliera adatto per il sollevamento. Possono essere a due colonne oppure monocolonna. I comandi sono direttamente sul ponteggio e consistono in sistemi di pilotaggio in due sensi. La sua utilizzazione rispetto al ponteggio tradizionale è dovuta alla comodità ed alla rapidità di installazione.

Come viene installato un ponteggio autosollevante?

La posizione corretta viene definita in cantiere. E’ opportuno che ci sia una distanza adeguata dalla facciata dell’edificio ed una pavimentazione solida e piana. Solitamente un ponteggio è rapido da montare poiché è già premontato in molte sue parti. Posizionate le colonne si provvede ad inserire il ponteggio vero e proprio che viene ancorato al sistema a cremagliera. In ultimo si attivano i comandi elettrici. Indubbiamente i tempi di montaggio sono limitati rispetto alla versione tradizionale.

I sistemi di sicurezza sono sempre attivi, come la fermata automatica, raggiunta la cima, inoltre hanno una capacità di carico eccezionale che raggiunge i 2000 chili senza necessità di effettuare ancoraggi in parete. Gli stop acustici o le sirene di attività in corso avvisano del loro funzionamento. Lo stesso sovraccarico non rappresenta un problema poiché la macchina lo riconosce e lo segnala prontamente.

Al contrario di quanto si può pensare, il ponteggio autosollevante ha un’autonomia in discesa anche senza corrente, con comandi semplici manuali.

A chi servono le piattaforme elettriche?

Molti sono i casi in cui è utile un ponteggio autosollevante, sostanzialmente non ci sono limiti se non quelli strutturali derivanti dallo spazio necessario da avere per l’installazione. Si possono utilizzare per grandi altezza e con una capacità di carico notevole. La rapidità nell’installazione la rendono utile per interventi ad hoc dove ci si deve dedicare per tempi limitati e con poco utilizzo di personale. Spesso le si vedono per la pulizia dei vetri di un palazzo, o piccoli lavori di manutenzione, sta all’impresa edile decidere le priorità di intervento ed adottare il sistema che più si addice al tempo a disposizione per effettuare il lavoro.

Normalmente queste piattaforme si noleggiano per il tempo necessario a compiere il lavoro. Più raramente le imprese edili le acquistano anche per gli obblighi di manutenzione che comportano. L’uso saltuario di una piattaforma fa propendere nella quasi totalità dei casi, per l’affitto. Oltre a ciò occorre tener presente che ci sono modelli con diverse capacità di sollevamento in altezza e di carico, per cui ogni situazione potrebbe comportare un modello di piattaforma differente da utilizzare.

La ditta che te lo noleggia svolgerà la normale formazione al personale incaricato e sarà a disposizione per il tempo del suo utilizzo. Oltre a ciò occorre tener presente che si tratta di strumenti evoluti che hanno bisogno di professionisti che se ne occupino a 360°.