Tra le problematiche che la psicoterapia e la psicologia possono aiutare a risolvere ci sono anche i disturbi del sonno: non si tratta semplicemente dell’insonnia (vale a dire lo stato per il quale una persona tende a percepire come non soddisfacente o non sufficiente il proprio sonno), ma anche dell’insieme delle varie parasonnie, che corrispondono ai disturbi per cui nel corso del sonno si manifesta o si presenta un evento anomalo e, soprattutto, non voluto. Fanno parte del novero delle parasonnie, per esempio, il sonnambulismo, ma anche il bruxismo (l’atto di digrignare i denti mentre si dorme), il sonniloquio (l’atto di parlare mentre si dorme), l’enuresi (la minzione involontaria mentre si dorme), la sindrome delle gambe senza riposo (i movimenti prolungati e involontari delle gambe che rendono difficile addormentarsi) e, se molto frequenti, gli incubi.

Per quel che concerne l’insonnia, essa non è una malattia univoca, visto che si differenzia in base alla sua tipologia, alle possibili cause che la determinano e alla sua durata. A proposito dei tipi di insonnia, si distingue tra l’insonnia iniziale, l’insonnia centrale e l’insonnia tardiva: chi soffre di quella iniziale fa molta fatica ad addormentarsi; chi soffre di quella centrale deve fare i conti con numerosi e ripetuti risvegli nel corso della notte; chi soffre di quella tardiva si sveglia al mattino più presto di quanto vorrebbe. Va detto, poi, che si può parlare anche di insonnia soggettiva nel caso in cui si abbia la sensazione di dormire male e poco anche se in realtà non è così. Entrando nello specifico delle cause dell’insonnia, invece, si può proporre una distinzione tra l’insonnia primaria e quella secondaria: la prima, definita anche come non organica, riguarda pazienti sani e quindi in apparenza non trova motivi che ne giustifichino la presenza; la seconda, definita anche come organica, riguarda pazienti che hanno altre malattie di carattere fisico o psicologico.

A prescindere dalle ragioni che determinano i problemi del sonno, essi possono essere curati con l’aiuto di un professionista della psicologia e della psicoterapia, che saprà individuare i trattamenti più adatti per risolvere il problema: la dott.ssa Laura Vitagliano (da visitare il sito www.lauravitagliano.it) offre, in questo ambito, un supporto fondamentale, mettendo a disposizione le proprie competenze per aiutare i pazienti a ritrovare la serenità perduta e a tornare a dormire in maniera sana e piacevole. Il trattamento presuppone, inizialmente, l’individuazione dei pensieri e dei comportamenti disadattivi che causano l’insonnia: quindi, si procede alla messa in evidenza delle distorsioni cognitive del paziente in relazione al sonno, in modo tale che possa essere operata una ristrutturazione cognitiva che si traduca in un atteggiamento più funzionale nei confronti del dormire. In questo modo, diventa più facile instaurare un regolare ritmo di alternanza tra sonno e veglia.