Farmacie online

Da alcuni anni sono attive anche in Italia le farmacie online, ossia gli esercizi autorizzati alla vendita a distanza di medicinali. L’attività delle e-pharmacy è regolata da norme ben precise, sia per quanto riguarda il sito web sia i prodotti che possono essere venduti per mezzo di quest’ultimo.

La normativa di riferimento

Le farmacie digitali che operano all’interno dell’Unione Europea devono rispettare una serie di parametri piuttosto rigidi. Anzitutto, per impedire la formazioni di veri e propri colossi del marketing farmaceutico, le norme in vigore stabiliscono che la vendita online è riservata a tutti i soggetti della Grand distribuzione organizzata; in altre parole, non è possibile vendere farmaci all’ingrosso online. Le e-pharmacy possono commercializzare solo farmaci da banco (denominato come OTC o SOP) che non necessitano di prescrizione medica (come ad esempio gli integratori alimentari). Si tratta di “medicinali da automedicazione e che come tali vengono indicati solitamente per disturbi di lieve entità. Sono usati per un breve periodo di tempo e per essi non è necessario l’intervento del medico“, come si legge su salute.gov.it.

Ad ulteriore tutela degli interessi degli utenti, le farmacie digitali devono essere direttamente collegate e riconducibili ad una farmacia fisica, individuata da un indirizzo ed una partita IVA. Il sito web attraverso il quale la farmacia vende i prodotti a distanza deve essere contrassegnato da un logo identificativo (un trademark digitale) rilasciato dal Ministero della Salute; si tratta di un bollino di colore verde con una croce bianca al centro, affiancato dal logo del dicastero, che deve essere visibile su ogni pagina dello shop digitale (secondo quanto stabilito da un Decreto del Direttore Generale dei dispositivi medici).

Le farmacie e parafarmacie che hanno ottenuto l’autorizzazione necessaria a vendere medicinali online (dalla Regione o dalla Provincia autonoma di pertinenza) sono registrate presso un’apposita sezione del sito ufficiale del Ministero della Salute che permette agli utenti di verificare la presenza di un determinato indirizzo web all’interno dell’elenco delle farmacie autorizzate. Il portale ministeriale riporta la tipologia di esercizio, la ragione sociale, la denominazione, l’indirizzo del punto vendita fisico, il CAP, la Regione, la Provincia e il Comune in cui si trova quest’ultimo, la partita IVA e l’indirizzo URL della farmacia digitale. In aggiunta, è possibile scaricare il documento di autorizzazione rilasciato ad ogni esercizio.

I vantaggi dell’acquisto online

Benché possa sembrare rischioso compare persino i farmaci su internet, le farmacie digitali offrono diversi vantaggi agli utenti che decidono di approfittare di una realtà in costante crescita. Uno dei vantaggi più significativi è la riservatezza: l’acquisto a distanza consente di evitare l’imbarazzo di comprare di persona certi tipi di prodotti; in aggiunta, spesso è possibile risparmiare rispetto alle tariffe applicate da una farmacia ‘tradizionale’.

Molti siti, come ad esempio docpeter.it, allegano anche informazioni dettagliate relative al prodotto in vendita; queste rappresentano un riscontro in più che il paziente può integrare con le indicazioni fornite dal proprio medico di fiducia prima di procedere all’acquisto.

La distribuzione delle farmacie digitali in Italia

Secondo quanto riportato dalla sezione dedicata del sito ufficiale del Ministero della Salute, la Regione dove si concentra il più alto numero di farmacie digitali attive è la Campania, dove si contano ben 141 siti autorizzati (tra farmacie, parafarmacie ed esercizi commerciali). La maggior parte di questi (98) si concentra nella sola Provincia di Napoli. Al secondo posto si colloca la Regione Lombardia, che conta 122 e-pharmacy; poco meno di un terzo (40) si trovano in provincia di Milano. A completare il podio c’è il Piemonte con 103 esercizi dei quali quasi la metà (45) si concentra nella Provincia di Torino. Ai piedi della top 3 si collocano il Lazio (68), la Sicilia (53) e la Toscana (49).