L’argento nitrato, noto anche con il nome di nitrato di argento, è una sostanza chimica che viene adoperata in qualità di battericida per uso esterno in soluzione acquosa in concentrazioni piuttosto basse, in genere non superiori al due per mille. Se utilizzato in forma solida, invece, agisce da cauterizzante per le ferite, e in modo particolare per le ferite infette. Il prodotto si ricava attraverso lo scioglimento dell’argento metallico, che una volta diventato acido nitrico presuppone l’evaporazione della soluzione. Le modalità in cui il nitrato di argento può essere messo a disposizione sono diverse, dai cannelli alla soluzione, dalle matite ai cristalli.

La soluzione acquosa

L’argento nitrato in soluzione acquosa, e cioè diluito in acqua, è sfruttato per le sue doti antisettiche: vi si ricorre, per esempio, per il monitoraggio della purificazione dell’acqua deionizzata che viene impiegata nei laboratori chimici. La soluzione che ne deriva è molto limpida: in apparenza sembra innocua, e ciò contribuisce a renderla pericolosa, dal momento che a contatto con la pelle essa è in grado di causare delle ustioni che nel tempo danno origine a macchie di colore scuro che difficilmente spariscono. Nel caso in cui si unisca la soluzione di nitrato di argento con l’ammoniaca, quel che ne deriva è un composto instabile, vale a dire il fulminato di argento: in questo caso la cautela deve essere ancora superiore, visto che si tratta di una sostanza potenzialmente esplosiva.

I cristalli e la polvere

Un altro modo in cui si presenta il nitrato d’argento è sotto forma di polvere: tale sostanza, a temperatura ambiente, ha l’aspetto di una polvere cristallina che viene impiegata in veterinaria o in medicina per trattare le ferite infette. La polvere, che è molto solubile in acqua e incolore, si caratterizza per proprietà caustiche molto elevate. I cristalli di nitrato di argento, per circoscrivere le macchie e gli effetti di bruciatura sulla pelle, vengono fusi con altri sali, per poi essere colati e prendere la forma di matite che possono avere un colore bianco tendente al grigiastro.

Le matite

Le matite di nitrato di argento rappresentano la forma più comune in commercio per questa sostanza. In questa modalità esso può essere applicato con più facilità, sempre tenendo conto del suo potere caustico molto elevato: lo scopo è quello di ridurre al massimo il rischio di macchie e di ustioni su quelle porzioni di pelle che non sono coinvolte dal trattamento che deve essere effettuato. Le matite sono usate, tra l’altro, per il trattamento delle verruche, del granuloma del piede e del granuloma dell’ombelico, ma anche per cauterizzare le escrescenze di pelle, ovviamente dopo che ne è stata verificata la natura benigna.

Come si è detto, il grande vantaggio che viene offerto dalle matite sta nella possibilità di passare il prodotto unicamente nei punti in cui occorre farlo: ciò vuol dire che si può beneficiare di un trattamento indolore e, soprattutto, esente da rischi, senza il pericolo che i tessuti vicini alla ferita possano essere danneggiati. In una matita sono presenti più o meno 3 grammi di nitrato di argento, quanto basta per trattare i calli e le verruche.

Infine, vale la pena di menzionare i cannelli, al cui interno si riscontra – invece – una decina di grammi di argento nitrato. Essi hanno un colore grigio cristallino o bianco e vengono sfruttati in ambito ospedaliero per trattare le ferite infette o per cauterizzare: intervengono sulleproteine cellulari che favoriscono la necrosi dei tessuti in seguito alla denaturazione e alla coagulazione.