Un sorriso irresistibile passa, necessariamente, per una buona salute del cavo orale e per un’attenta prevenzione.
Ma, in qualche caso, tutto questo non basta: sono tantissimi, infatti, gli imprevisti a cui si può andare incontro e agire nei tempi giusti può davvero fare la differenza.
Ad esempio, una carie profonda, una devitalizzazione, un trauma con conseguente caduta di un dente (o spaccatura/spostamento/rottura) sono eventualità abbastanza serie che vanno affrontate nella maniera migliore e, soprattutto, in una struttura specializzata, come una clinica dentale, affidandosi ai consigli di uno specialista. Un dente significativamente danneggiato, infatti, va ricostruito con modalità diverse, da studiare e vagliare caso per caso.
Le tecniche di ricostruzione: info utili
Molti pazienti, per il timore di soffrire e provare dolore, evitano l’appuntamento dal dentista fin quando le condizioni di sopportazione lo consentono, peggiorando notevolmente lo stato generale di salute e, molto spesso, pregiudicando una possibile operazione di salvataggio del dente stesso.
In realtà, ogni intervento viene realizzato in anestesia locale e, anche successivamente, durante la convalescenza, vengono prescritti antidolorifici, antinfiammatori e/o antibiotici che permettono di affrontare la degenza nella maniera più serena possibile. Naturalmente, ogni paziente ed ogni caso è a sé stante (basti pensare ad eventuali allergie ai farmaci), per cui, anche questa decisione, va assolutamente presa in accordo con il dentista ed il medico curante.
A questo punto, cerchiamo di fare un tour virtuale tra tutte le possibili tecniche di ricostruzione.
Dente cariato: otturazione
La carie è uno degli ospiti indesiderati con cui, più comunemente, ci si ritrova a fare i conti. In sostanza, si tratta di una proliferazione batterica che riesce, nel tempo, a creare anche danni gravi al dente che viene, letteralmente, “attaccato” e scalfito, finanche a creare piccoli buchi profondi. L’otturazione, da moltissimi anni a questa parte, rappresenta la soluzione ad hoc per questi casi, anche se il materiale utilizzato è stato più volte sostituito grazie ai passi in avanti fatti dalla ricerca medica.
Si comincia con una pulitura della zona danneggiata, per poi riempirla con un materiale composito, oggi anche molto piacevole esteticamente, perché bianco ed assolutamente invisibile (in passato venivano utilizzati composti metallici molto più evidenti), che viene modellato fino ad “imitare” la forma iniziale del dente, talvolta anche ri-scolpendolo quando ci si trova davanti a piccole fratture. In questo modo non sarà solo il sorriso ad essere preservato, ma anche la masticazione.
Una tecnica alternativa è costituita anche dall’intarsio dentale, che altro non è che un tassello che viene inserito sul dente, realizzato in maniera precisissima tramite calco. I costi sono leggermente superiori, ma la durata di gran lunga migliore.
Incapsulazione
Se il dente appare gravemente danneggiato, oppure deve essere devitalizzato, una tecnica un po’ più invasiva è quella dell’incapsulazione, che prevede il rimpicciolimento del dente tramite limatura (si dice che viene monconizzato, per ospitare la capsula), per favorire una vera e propria copertura (a prova di estetica e di masticazione), ottenuta tramite calco e valutazione precisa del colore. Questi “sostituti” dei nostri denti sono, in genere, realizzati in ceramica, porcellana o lega di zirconio.
Implantologia
L’impianto dentale è, sicuramente, l’intervento più drastico e fastidioso, per una questione di tempi, ma anche la soluzione più duratura e definitiva.
Quando si ha a che fare con traumi gravi che coinvolgono anche più zone dell’arcata dentaria, o con una radice fratturata, ricorrere ad un impianto è l’unico modo in cui si può ripristinare sorriso e masticazione. Si agisce inserendo, all’interno dell’osso dell’arcata, una vite in titanio, dotata di perno moncone, che connette la protesi all’osso della mascella o della mandibola:in sostanza, è come ricostruire completamente la corona dentale del paziente; i costi, per i materiali utilizzati e la complessità dell’intervento, sono sicuramente più alti che negli altri casi, ma si tratta di un risultato che, virtualmente, può durare anche a tempo indeterminato.