Il mondo è sempre più piccolo, bastano poche ore di aereo per raggiungere luoghi un tempo considerati distanti ed esotici. Basti visitare siti come https://www.capodanno-offerte.com/, per trovare decine e decine di soluzioni alla portata più o meno di tutti. Viviamo in una società sempre più globalizzata e per certi versi omologata, eppure abbiamo ancora a che fare con confini nazionali, dogane e con situazioni socio politiche molto più grandi di noi e che spesso non riusciamo a comprendere.

Sui tanti siti di prenotazione voli presenti sul web possiamo facilmente trovare aerei con i quali raggiungere ogni angolo del globo, ma non sempre questa facilità di spostamento riguarda anche le merci e il nostro export può soffrirne. Si può ad esempio quantificare il danno che le sanzioni alla Russia hanno causato all’export agroalimentare italiano. Le controsanzioni russe, con l’embargo sull’import di carne, pesce frutta e verdura arrivate in risposta alle restrizioni americane ed europee in ambito finanziario, energetico e militare, sono un grosso danno per un settore da sempre fondamentale della nostra economia.

All’estero l’Italia è anche sinonimo di buon cibo e i russi apprezzano particolarmente i nostri è prodotti. Nel 2013, prima della crisi ucraina, le nostre esportazioni agroalimentari in Russia valevano 1.069 milioni di euro, oggi sono scese a 768 milioni. La differenza è di 301 milioni, ovvero pari al 28%. Non si tratta solo dell’impatto delle sanzioni, ma il calo dell’export si spiega anche con la riduzione della capacità di spesa dei russi. La crisi economica e la conseguente svalutazione del rublo sono i principali responsabili del fenomeno, infatti il calo riguarda anche i generi alimentari esclusi dall’embargo, come caffè, pasta, vini e olio.

Il “sistema Italia” è forte, ma la situazione non va certo sottovalutata, bisogna incoraggiare quei punti di forza che guidano la ripresa e l’eccellenza enogastronomica è senza alcun dubbio uno di questi. La cosa triste è che spesso a pagare il prezzo di battaglie politiche ed economiche siano aziende che pensano solo a produrre, nel solco della più autentica tradizione, autentiche prelibatezze, che dovrebbero essere patrimonio dell’umanità intera. Davanti ad un buon piatto di pasta e ad un calice di vino siamo tutti un po’ più italiani e possiamo senza dubbio dialogare costruttivamente e superare quasi qualsiasi difficoltà.

Questa è la straordinaria forza del mangiare e del bere bene. Non bisogna mai sottovalutare questi prodotti, non si tratta solo di alimenti, ma della più autentica e potente espressione di una cultura che ha molto da offrire al mondo, sotto molteplici punti di vista.