Consiglio Europeo

Il Consiglio Europeo è un’organizzazione complessa, che è strutturata al suo interno in diverse figure professionali a cui sono demandati specifici ruoli.

Cerchiamo di semplificare il suo funzionamento, aiutandoci con le informazioni forniteci dagli esperti di EuropeiUnite.eu.

La presidenza del Consiglio

La presidenza del Consiglio Europeo ruota ogni sei mesi. In altre parole, ogni Paese dell’UE a turno si occupa dell’agenda del Consiglio e presiede tutte le riunioni per un periodo di sei mesi, prima di lasciare il posto a un altro membro. In questo periodo di tempo si occuperà di promuovere decisioni legislative e politiche e negoziare compromessi tra gli Stati membri.

Il Segretariato generale

La presidenza è assistita dal Segretariato generale, che prepara e assicura il buon funzionamento del lavoro del Consiglio a tutti i livelli. Di norma il Segretariato generale ricopre anche il ruolo di Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune (PESC) e in questa veste contribuisce a coordinare l’azione dell’UE sulla scena mondiale.  Il Segretario generale è assistito da un vicesegretario generale.

Rappresentanti permanenti e Coreper

A Bruxelles, ogni Paese dell’UE ha una squadra permanente (“rappresentanza”) che lo rappresenta e difende il suo interesse nazionale a livello dell’UE. Il capo di ogni rappresentanza è, in effetti, l’ambasciatore di quel Paese presso l’UE.

Questi ambasciatori sono conosciuti come “rappresentanti permanenti” e si incontrano settimanalmente nel Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper). Il ruolo di questo comitato è quello di preparare il lavoro del Consiglio, con l’eccezione della maggior parte delle questioni agricole, che sono gestite dal comitato speciale dell’agricoltura. Il Coreper è assistito da una serie di gruppi di lavoro ai quali partecipano funzionari delle rappresentanze o delle amministrazioni nazionali.

Sicurezza e difesa

Il Consiglio è assistito da una struttura separata in materia di sicurezza e difesa. La struttura è così composta:

    • il Comitato politico e di sicurezza (CPS), che è per questa cooperazione ciò che il Coreper è per altri tipi di decisioni;
    • il Comitato militare dell’Unione europea (EUMC), composto dai capi di stato maggiore della difesa degli Stati membri;
    • lo Stato Maggiore dell’Unione Europea (EUMS), composto da esperti militari e civili distaccati presso il Segretariato del Consiglio dagli Stati membri;
    • il Comitato per gli aspetti civili della gestione delle crisi.

Come si vota nel Consiglio Europeo

In alcune aree particolarmente sensibili come la politica estera e di sicurezza comune, la fiscalità, la politica di asilo e di immigrazione, le decisioni del Consiglio devono essere unanimi. In altre parole, ogni Stato membro ha il potere di veto in queste decisioni.

Sulla maggior parte delle questioni, tuttavia, il Consiglio prende decisioni a “maggioranza qualificata”, che si raggiunge se la maggioranza degli stati membri (in alcuni casi la maggioranza dei due terzi) approva, e se viene espresso un minimo di 255 voti a favore, ovvero il 73,9% del totale.

Inoltre, uno Stato membro può chiedere la conferma che i voti a favore rappresentino almeno il 62% della popolazione totale dell’Unione. Se questo non è il caso, la decisione non sarà adottata.