Se ne sente parlare con sempre maggior insistenza, ma le idee rispetto a questo argomento non sono ancora così chiare. Andiamo quindi dritti al sodo: che cos’è una firma digitale? Possiamo iniziare a sviluppare questa tematica dicendo che ci troviamo di fronte a un’alternativa moderna per apporre la firma su documenti superando carta e penna. Attraverso questo sistema digitale, una firma fornisce informazioni aggiuntive rispetto all’origine di un messaggio, allo stato e ovviamente al consenso dato da parte del firmatario. Inutile negare che, con la sua applicazione, è anche possibile garantire che non ci siano alterazioni di un messaggio o manomissioni nelle comunicazioni digitali. Vedremo di seguito come funziona e tutto ciò che è importante sapere rispetto alla firma digitale e al suo utilizzo su più attività.

Come funziona una firma digitale: partiamo dalle basi

Sono usate per le transazioni finanziarie, per i servizi di posta elettronica e per dare integrità e autenticità alle comunicazioni digitali. Funzionano attraverso un algoritmo e sono simili alle firme fisiche, poiché sono uniche e offrono molta più sicurezza e la garanzia dell’origine. Ma vediamo da vicino come funziona l’invio di questa firma:

  1. Il mittente sceglie il file o documento da firmare;
  2. Il computer andrà a calcolare il valore hash univoco che è crittografato con la chiave privata del mittente utile per creare la firma digitale;
  3. Il file con firma digitale è inviato al destinatario.

Il destinatario dovrà quindi verificare lo stato del documento, per controllare che sia stato effettivamente firmato e decodifica la firma grazie alla chiave pubblica del mittente. La firma garantisce che:

  • Il documento è autentico;
  • L’integrità del file è sicura;
  • Il documento è valido.

Come si crea una firma digitale

Il processo è facile sia per l’utente che nel caso delle aziende. Il certificato per la firma digitale può essere acquisito tramite un’autorità di certificazione affidabile e si potrà procedere con l’uso su documenti appropriati. Bisogna scegliere a quale ente rivolgersi, anche se il più famoso e popolare in assoluto resta Aruba. Si tratta di un mezzo sicuro e veloce: bisogna accedere al proprio account, verificare i dati, inserire un documento d’identità valido e decidere quale sarà la modalità di riconoscimento. Ma avrai l’imbarazzo della scelta e non sarai costretto a seguire il percorso di Aruba. Una volta superata questa fase si può procedere con l’uso della firma, che richiede a tutte le parti coinvolte di mantenere segreta la chiave privata.

E se qualcuno modificasse il file dopo la firma? Sia il mittente che il destinatario possono effettuare l’edit, ma in quel caso il computer del ricevitore che mette a confronto l’hash noterà che il file è stato alterato e quindi la firma non risulterà essere valida.

Quando si può usare?

Ci sono tantissime attività che possono essere svolte grazie all’applicazione di questo strumento ed è importante cercare di capire quali. Comunemente si usano le firme digitali per migliorare l’efficienza e la sicurezza delle transazioni aziendali a 360 gradi. Pensiamo per esempio ai contratti legali, con le firme che diventano quindi importanti e soprattutto vincolanti. Non dimentichiamo poi gli accordi di vendita con entrambe le parti che hanno la certezza della validità dei termini e le condizioni dell’accordo. Inoltre si usa sui documenti finanziari e anche sui dati sanitari per assicurare che le informazioni sensibili dei pazienti non siano alterate.