La laurea è il più alto grado di formazione possibile e permette di acquisire competenze specifiche in un preciso campo di specializzazione. In un momento storico in cui le tecnologie predominano e le modifiche al mondo del lavoro sono praticamente quotidiane, essere pronti dal punto di vista educativo ad affrontare le rivoluzioni previste è fondamentale e l’università rappresenta proprio uno dei catalizzatori del cambiamento più efficaci. A tal proposito, le norme sulla doppia laurea introdotte in Italia nel 2022 vanno proprio in questa direzione, ossia quella di favorire non solo una preparazione accademica ma avere anche competenze più ampie per essere più competitivi nel mercato del lavoro e aiutare le aziende nella crescita. Tutte le università, anche quelle telematiche come Unicusano, hanno aderito alla doppia laurea e ci si può iscrivere anche ai corsi on demand, tenendo conto ovviamente dei requisiti necessari.
Per capire però qual è il ruolo dell’Università nella società contemporanea è necessario partire dai numeri e procedere verso le prospettive future, con l’obiettivo di dare alla scuola un ruolo centrale nell’economia futura di ogni paese.

Università in Italia: i numeri

Secondo i dati Eurostat l’Italia è penultima in Europa per numero di laureati. Un dato che non è certo incoraggiante, vista la richiesta sempre più diffusa di professionisti competenti e laureati in molteplici mansioni. In Italia solo il 28% delle persone tra i 24 e i 34 anni consegue la laurea contro una media europea del 36%. Le radici di queste basse percentuali si ritrovano nell’intero percorso scolastico, perché, ricordiamolo, l’Italia fa registrare un dato negativo anche sulla dispersione scolastica, che è al 12, 7%, tra le più alte d’Europa. Per contrastare questi numeri bisogna dunque investire sull’organizzazione scolastica a monte e fornire ai futuri professionisti le basi per poter accedere a carriere e stipendi soddisfacenti.
Sebbene infatti i laureati siano molto richiesti, in Italia gli stipendi non sono così alti per i laureati, o quantomeno non lo sono come in altri paesi europei, e quindi scende anche la motivazione. Nel futuro però non ci si potrà concedere di rimanere su questi livelli, anche perché la domanda di laureati crescerà perché è in atto una vera e propria rivoluzione tecnologica e sociale. Basti pensare al ruolo dell’AI, che sarà cruciale per l’evoluzione delle aziende. E per far fronte a questo epocale cambiamento, bisognerà arrivare preparati, soprattutto dal punto di vista educativo.

Ruolo dell’università nella società contemporanea

Abbiamo visto quanto conta la laurea per il mondo del lavoro e quanto saranno importanti le competenze nei prossimi anni per rendere le aziende efficienti. L’importanza dell’università non risiede però solo nell’offrire maggiori possibilità dal punto di vista lavorativo. Il suo ruolo è indispensabile per sviluppare una società consapevole e sensibile alle sfide che la attendono, una su tutte quella ambientale. Formare cittadini responsabili, informati e competenti è la chiave per progettare la società del futuro. Una società fatta di analisi dati, basata sulla tecnica e sul superamento di tante barriere ancora presenti.
Il valore culturale dell’Università è quindi quello che conta più di tutto nell’epoca moderna, perché, se è vero che si riusciranno ad automatizzare numerosi processi, è anche reale la necessità di gestire questi processi tenendo conto dell’etica e della salvaguardia della sicurezza della persona. E solo ampliando le conoscenze si può arrivare a tal livello di consapevolezza.