Il bisogno di una comunicazione poetica e divulgativa spinge ogni anno migliaia di scrittori a produrre delle opere scritte incentrate sui temi più disparati. Se in passato le pubblicazioni editoriali, e le relative traduzioni letterarie, si basavano unicamente sulla diffusione tramite carta stampata, oggi la loro distribuzione avviene anche su supporti digitali, nati in seguito al rapido sviluppo tecnologico degli ultimi 20 anni. La pubblicazione di un libro è il sogno di ogni scrittore: poco importa che si tratti di un manuale tecnico o di un romanzo, ognuno sogna di poter condividere il proprio sapere e le proprie conoscenze con il pubblico.

Scrivere un libro, o un manuale, non è però un lavoro semplice, soprattutto nel caso in cui si ambisca a pubblicarlo su larga scala. Per riuscire a pubblicare un libro è importante avere una certa conoscenza dei meccanismi, delle problematiche e dei vantaggi legati al mondo dell’editoria. Nel caso in cui poi si voglia diffondere il proprio testo anche all’estero, è importante imparare a conoscere il mondo delle traduzioni letterarie e editoriali, di modo da potersi affidare alla figura professionale più adatta alle nostre esigenze.

Traduttore editoriale e traduttore letterario: la differenza

L’ambito della traduzione è estremamente vasto e capita di frequente che si faccia confusione tra le diverse specializzazioni. Per fare chiarezza, si può affermare che la traduzione letteraria sia in un certo senso una branca della traduzione editoriale. La traduzione editoriale, come dice il nome, ha a che fare con tutto ciò che riguarda l’editoria. Un traduttore editoriale quindi crea delle traduzioni di opere d’ingegno, per cui la traduzione stessa, cosí come il testo originale, sarà tutelata dal diritto d’autore. Il traduttore letterario, nello specifico, per certi versi può essere considerato quasi un secondo autore dell’opera.

Il suo compito infatti non si limita alla semplice traduzione di un testo, ma ha la grande responsabilità di trovare un modo per riprodurre in maniera fedele il tono linguistico e il messaggio contenuti nell’opera originale. Il ruolo di un buon traduttore non è quindi da sottovalutare quando si sceglie di tradurre un libro per la sua distribuzione all’estero.

Quando tradurre una pubblicazione editoriale

Il desiderio che la propria opera possa raggiungere un pubblico più ampio possibile è comprensibile e condivisibile. In quali casi però conviene realmente tradurre e distribuire all’estero una pubblicazione editoriale? Esistono diversi fattori da tenere in considerazione che possono aiutare a prendere una decisione ponderata. Primo tra tutti l’argomento dell’opera: alcune tematiche possono essere considerate a tutti gli effetti internazionali, per cui verosimilmente vendere bene anche all’estero, mentre altre sono rilevanti solamente su scala nazionale.

Il consiglio principale è dunque quello di studiare attentamente il mercato del paese, o dei paesi, in cui si vuole distribuire la propria pubblicazione e valutare le reali possibilità di successo che questa potrebbe avere. Poco importa che si tratti di un romanzo, di un libro di poesie o di un manuale tecnico, la traduzione e la pubblicazione di un testo all’estero dipendono in parte dalla qualità del testo stesso (e della sua traduzione) e in parte dall’interesse del pubblico in target. È inoltre importante avere la possibilità di affidarsi ad una casa editrice di buon livello, insieme alla quale studiare una valida operazione di marketing volta ad aumentare le possibilità di successo dell’opera di distribuzione.

I vantaggi di pubblicare un libro all’estero

Dopo aver fatto un’attenta valutazione del mercato estero e individuato i passaggi fondamentali per tradurre un libro, arriva il momento di studiare quali siano i reali vantaggi di pubblicare un libro all’estero. Il primo maggiore vantaggio della distribuzione di un’opera in un paese straniero è che, nel caso in cui si riesca a raggiungere un buon numero di vendite, si avrà un notevole incremento dei guadagni per l’autore.

In secondo luogo si può mirare a raggiungere un certo grado di rispetto e fama a livello internazionale, guadagnando prestigio e credibilità come scrittore in un determinato ambito letterario. Infine, nel caso in cui si sia prodotto un manuale tecnico-scientifico, o che comunque mira ad informare ed istruire, traducendo l’opera e diffondendola sul mercato internazionale si avrà la possibilità di divulgare su larga scala le proprie scoperte e le proprie idee.

Come scegliere il miglior servizio di traduzioni letterarie

Dopo che si è prodotta l’opera e si sono valutati i rischi e i vantaggi di pubblicarla all’estero, arriva il momento di effettuarne la traduzione. Come scegliere quindi il miglior servizio di traduzioni letterarie? Anche in questo caso è molto importante prendere in esame le caratteristiche dell’opera e individuare gli obiettivi che si vogliono raggiungere tramite la sua traduzione, di modo da poter comunicare molto chiaramente le proprie aspettative al professionista scelto. Un buon traduttore letterario non solo conosce approfonditamente una o più lingue straniere, ma è anche esperto nella traduzione specifica di opere letterarie che trattano determinati argomenti.

Un buon traduttore traduce inoltre prevalentemente verso la propria lingua madre, quindi nel caso in cui, per esempio, si voglia tradurre il proprio libro in inglese, l’ideale sarebbe trovare un traduttore professionista la cui lingua madre è l’inglese ma che parli fluentemente l’italiano. A questo proposito esistono diverse agenzie di traduzione, come per esempio Espresso Translations, che operano anche online e mettono a disposizione dei propri clienti un ampio team di traduttori esperti nelle diverse lingue ed ambiti tematici. Questo permette loro di offrire un servizio completo, assicurando un rapporto qualità prezzo estremamente competitivo.