Molto spesso gli alcolici esercitano su chi li beve un fascino che va ben al di là del loro sapore o dei loro profumi. Un caso esemplare da questo punto di vista è quello che riguarda il rum, prodotto di coinvolgere tutti e 5 i sensi. Ideale per un dopo cena esclusivo e diverso dal solito, il rum sa riscaldare le narici in modo gradevole e vanta una fragranza decisa, in abbinamento a un gusto forte. Gli intenditori non dimenticano mai di rifornire la propria dispensa con una bottiglia di rum di qualità da stappare nelle occasioni più importanti o anche solo per concedersi un momento di relax.

Il rum Don Papa

Nel corso degli ultimi anni ha catturato sempre di più l’attenzione degli esperti il rum Don Papa, nettamente differente rispetto alla maggior parte degli altri prodotti che si possono trovare sul mercato. Per chi sceglie don papa rum prezzo e spese da sostenere non sono certo un problema, perché la qualità non sempre è amica del risparmio: vale la pena di compiere un investimento adeguato per questa acquavite caratteristica che deve il proprio fascino alla zona geografica da cui proviene. Lavorato in botti americane tostate in cui in precedenza era contenuto il bourbon, Don Papa arriva dalle Filippine, un Paese il cui territorio vanta condizioni climatiche così particolari da garantire la produzione di un distillato unico nel proprio genere.

La storia del rum Don Papa

L’isola di Negros, in particolare, è il luogo di origine specifico del rum Don Papa: un territorio che si caratterizza per la forte presenza di canne da zucchero, a cui si ricorre per filtrare la melassa. Curiosa è la storia del nome di questo prodotto, che è ereditato da Papa Isio, cioè il mistico Dionisio Magbuelas: un rivoluzionario che ha contribuito a scrivere la storia dell’indipendenza del Paese (le Filippine sono riuscite a sottrarsi al dominio spagnolo solo alla fine dell’Ottocento).

Tra storia e leggenda

Insomma, il rum Don Papa intende rendere omaggio ad avvenimenti storici di grande rilevanza. Vale la pena di tenerlo presente quando si osserva questo liquore dal colore ambrato, con note sensoriali di vaniglia e agrumi. Non è stato un filippino ma un britannico, tuttavia, ad avere l’intuizione di mettere in commercio questa specialità anche al di fuori dei confini nazionali: l’idea va attribuita a Stephen Carrol, che rimase colpito dal rum in occasione di un viaggio.

Il rum Don Papa Rare Cask

Caratterizzato da una gradazione alcolica che si aggira attorno ai 50 gradi, il rum Don Papa Rare Cask è ad edizione limitata: in Italia sono in vendita poco meno di 500 bottiglie, nel formato da 70 cl. I sentori di frutta e cacao si abbracciano con quelli di affumicatura, per una fragranza riconoscibile che è dovuta alla prolungata stagionatura realizzata all’interno di barili in rovere americano affumicati. Per questo rum non è prevista la miscela e non si applica il trattamento di filtraggio.

Le altre proposte

Un’altra bottiglia che merita di essere presa in considerazione da chi vuole sperimentare l’originalità di questo prodotto è il rum Don Papa 10 anni, che si caratterizza per una gradazione alcolica pari al 43 per cento. Anche in questo caso le bottiglie sono da 70 cl, mentre l’aroma propone elementi di liquirizia, di cioccolato e di uvetta, rievocando l’invecchiamento avvenuto all’interno di barili di quercia tostati. Ha una gradazione lievemente più bassa, invece, il rum Don Papa 7 anni, con retrogusto di vaniglia e miele: un distillato dolce, sottoposto a un trattamento di decantazione che si svolge ai piedi del Monte Kanlaon.