Formazione, crescita personale

Nel processo di educazione continua dei cittadini europei, possiamo identificare 3 macro aree di sviluppo:

  1. Formazione ufficiale (erogata principalmente dalle Università e dagli Istituti di formazione professionale)
  2. Formazione semi-ufficiale, come nel caso dei corsi di lingua e la formazione organizzata all’interno dell’azienda in cui si lavora;
  3. Formazione non ufficiale, che riguarda tutte le modalità di apprendimento che si svolgono con i propri amici, familiari, oppure attraverso la cosiddetta “autoformazione” (es. attraverso la lettura degli e-books).

Alla base di ognuna di queste forme di miglioramento del proprio know how c’è sempre la motivazione. Analizzando un campione di lavoratori, prima di tutto è emerso che quelle che hanno la motivazione più consistente sono le donne con un grado di istruzione medio-alta e che vivono nelle città (e fin qui, niente di nuovo…).
Andando nel dettaglio, le motivazioni preponderanti sono quelle di trovare un lavoro migliore, ben pagato, apprezzato e gratificante. Inoltre di incrementare il proprio know how in modo che questo sia utile ad affrontare la vita quotidiana. Ma anche di aumentare in modo esponenziale la probabilità di ottenere nuovi posti di lavoro in maniera più efficiente, di aumentare la propria conoscenza personale.

Gli ostacoli alla formazione efficace

Fin qui, tutto bene. Ci sono però anche degli ostacoli che, ahimé, sono dati in misura maggiore dagli impegni che ogni persona ha: dalle responsabilità della vita quotidiana alla routine lavorativa. Se una persona lavora full-time, ha una famiglia, magari con dei figli, le necessità organizzative quotidiane prenderanno facilmente il sopravvento con la necessità di fare un passo oltre verso la propria riqualificazione. Spesso manca il tempo per fare tutto, e chiaramente, dovendo classificare le priorità in una situazione di scarsità di risorse (il tempo, appunto), ciò che è visto come non necessario dovrà essere necessariamente depennato o quantomeno posposto a momenti migliori.
La mancanza di tempo è il deterrente principale, perché eventuali esperienze negative precedenti o il costo troppo alto non sono, secondo questo report, elementi che possano ostacolare il processo di riqualificazione lavorativa degli individui, sia che essi abbiano una posizione lavorativa medio-alta, che medio-bassa.

Lo Stato nella sua funzione di supporto alla crescita

Nell’analisi degli step che è opportuno intraprendere per la propria riqualificazione professionale, emerge che negli ultimi anni il cittadino ha aumentato la propria capacità di essere proattivo e cercare da sé degli strumenti che possano aiutarlo a migliorare la propria condizione lavorativa. In questo, la rete ha un grandissimo peso, perchè, con i dovuti accorgimenti, è molto più facile frequentare l’Università (grazie ai corsi di laurea online) o seguire dei corsi di formazione di tutti i tipi e in ogni genere di settore.

Da questo punto di vista, quindi, chi sente il bisogno di aggiornarsi e formarsi per la propria riqualificazione nel mondo del lavoro ha un’amplissima scelta davanti a sé. La scelta, però, dovrebbe anche essere opportunamente guidata con metodo da parte dello Stato, perché non è quasi mai semplice conoscere talune realtà del mondo del lavoro, i processi che ne stanno alla base, le risorse a disposizione, i possibili sbocchi lavorativi.

Nel rapporto è emerso un dato che riflette situazioni che, probabilmente, sono già conosciute tra i cittadini, e cioè: che la Svezia è lo stato membro dell’Europa che garantisce più di tutti, ai propri cittadini, percorsi di valutazione e crescita professionale, e che la Romania è quello che sembra si attivi in misura minore in tal senso. Anche questo fattore era piuttosto conosciuto, non solo nel mondo del lavoro. Ed incide in misura fortissima sulla motivazione dei lavoratori, che spesso si rivela un’arma molto potente. Se ho un lavoro che non mi soddisfa, sono sottopagato, ho una famiglia che necessariamente comporta delle responsabilità quotidiane… ho bisogno di una fortissima motivazione per spendere parte del mio tempo libero (se ne rimane dopo tutte queste cose) per studiare la sera e frequentare un corso di lingue o di formazione su un software specifico. Se so che lo Stato in cui vivo non si attiva adeguatamente per supportarmi in questo progetto, è possibile che io non sia più così motivato, o che possa esserlo in una fase inziale, ma che poi, strada facendo, perda la convinzione e lasci perdere.

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