Il softair è uno sport che sempre più sta appassionando persone di tutte le età, le quali si trovano a combattere secondo tecniche e tattiche ben precise di stampo militaristico, con un’attrezzatura formata da armi da battaglia fedelmente riprodotte che funzionano ad aria compressa, dando vita a vere e proprie competizioni.

L’abbigliamento da softair

L’abbigliamento ricopre un ruolo determinante per lo svolgimento di quest’attività ludico – sportiva e ricalca in tutto e per tutto quello in uso alle varie forze militari. L’unica distinzione, importantissima al punto che è chiaramente esplicitata in ogni regolamento, consiste nell’assenza di scritte e loghi che fanno chiaro riferimento a plotoni e compagnie esistenti. In pratica è possibile combattere indossando una muta militare a patto che vengano tolte le patch recanti loghi e nomi delle forze armate italiane in essere.
L’abbigliamento del vero soft gunners (così sono chiamati i partecipanti) deve essere completo e al tempo stesso funzionale all’attività e nulla deve essere lasciato al caso.
– Calzature: gli anfibi rappresentano un must. Le scarpe devono essere comode per evitare che possano formarsi vesciche sui piedi e al tempo stesso devono consentire agilità di movimento e protezione. Inoltre un trattamento waterproof è consigliato al fine di rendere impermeabile la calzatura.
– Tuta mimetica: è indispensabile per mimetizzarsi nel campo di battaglia. Il classico maculato verde, marrone, sabbia vanno per la maggiore. Il tessuto deve essere resistente ai graffi e vi sono materiali tecnici speciali che evitano eventuali strappi. Il consiglio è quello di propendere per capi di abbigliamento realizzati in questo tessuto.
– Gilet tattico: rappresenta utilità ed estetica. Il colore mimetico favorisce l’avanzata tra i boschi, le molteplici tasche presenti devono servire per contenere accessori e ricambi per la battaglia.
– Giacca tattica: ricalca in parte quanto specificato per il gilet. La giacca però ha la particolarità che deve vestire comoda e deve essere impermeabile.
– Pantaloni mimetici: resistenza e comfort sono le caratteristiche più ricercate che i pantaloni mimetici da softaìr devono possedere. Inoltre è consigliabile prenderli con le protezioni alle ginocchia.
– Accessori: cappello, guanti e passamontagna sono indispensabili per proteggersi dal freddo ma anch’essi devono mimetizzarsi con abbigliamento e ambiente. Importanza hanno le calze, le quali non devono formare vesciche ed al tempo stesso devono essere resistenti. Inoltre é consigliabile la scelta di una maglia termica da indossare sotto la camicia.
Riguardo l’abbigliamento in genere, é preferibile avere una doppia tenuta in modo da poter alternare gli indumenti in caso di rotture o di pioggia.

L’attrezzatura softair

Per la pratica del softair, oltre all’abbigliamento tattico più adatto, è necessaria un’attrezzatura specifica e completa composta principalmente da un’arma ad aria compressa, munizioni, caricatori e protezioni.
– Le armi da fuoco: sono in realtà riproduzioni di modelli reali di armi vere e proprie, in grado di sparare pallini, con principi diversi di funzionamento. In generale vengono definite Air Soft Gun.
A gas o CO2: una decompressione del gas che avviene in maniera rapidissima funge da carica per lo sparo della munizione.
Elettriche: una batteria alimenta un motore che consente al pallino di fuoriuscire dalla canna. La tecnologia vera e propria sta proprio nelle batterie, le quali, a seconda della composizione, offrono prestazioni differenti (batterie NiMh e LiFe sono le più comuni e le più recenti).
A molla: una molla viene compressa per poi essere rilasciata generando una forte velocità di sparo. Il meccanismo è più delicato e possibile solo su alcune tipologie di armi.
Vi sono poi altre armi riprodotte, come ad esempio granate e bombe a mano.
– Le munizioni: consistono in pallini generalmente in plastica (o bioplastica) del diametro massimo di 6 mm in grado di non ferire le persone colpite, del peso minimo di 0.2 grammi per poter raggiungere obiettivi più distanti, o più pesanti per avere una maggior precisione verso gli obiettivi a più stretto raggio d’azione.
– Le protezioni: tra le protezioni principali da impiegare durante un combattimento sono importanti gli occhialini per proteggere gli occhi. In alternativa è possibile procurarsi delle maschere vere e proprie per la protezione completa del viso.
– Caricatori: sono importanti per avere delle riserve di munizioni. Non è bello vedersi attaccati e accorgersi di aver terminato le munizioni. Meglio quindi attrezzarsi con dei caricatori aggiuntivi da riporre nelle tasche della giacca o del gilet tattico.
– Accessori: la linea di accessoristica disponibile sul mercato è praticamente infinita e comprende una serie di oggetti utili e pratici per lo svolgimento del gioco. Un coltellino multifunzione, una torcia segnaletica, un binocolo, ricetrasmittenti, bussola o gps per l’orientamento, borraccia, fumogeni, altre armi di precisione a seconda del ruolo da svolgere nella squadra.

Le competizioni di softair

Sono diversi gli obiettivi che si possono porre all’inizio di una battaglia e questi possono variare a seconda dei casi e della creatività degli organizzatori della competizione.
Esistono vere e proprie squadre già organizzate che sono in grado di simulare scenari che riportano indietro nel tempo, riproducendo non solo le armi, ma anche l’ambiente tipico delle grandi guerre storiche.
Le principali competizioni possono avere i seguenti obiettivi alternativi tra loro.
– Bandiera: lo scopo è quello di entrare in possesso di una bandiera che deve essere difesa da una squadra. L’altra compagine avrà il ruolo di attaccante e vincerà qualora dovesse riuscire nell’impresa entro un tempo massimo stabilito a priori. Una variante è di assegnare inizialmente una bandiera per ciascun team e provare a difendere la propria cercando però anche di accaparrarsi quella dell’avversario. Questa competizione è più dinamica perchè i ruoli mutano di momento in momento, passando da attaccanti a difensori e viceversa. La bandiera conquistata va poi condotta alla propria base.
– Distruzione di massa: detto anche deathmatch, in cui l’obiettivo è uno solo, ossia quello di eliminare totalmente tutti i membri del plotone avversario. Chi prima riuscirà nell’impresa risulterà vincitore.
– La bomba: ciascuna squadra deve difendere la propria zona e al tempo stesso cercare di piazzare una bomba in posizione tale da distruggere la zona avversaria. Lo scopo sarà quello di trovare la bomba e disinnescarla prima della sua esplosione.
– Libera il prigioniero: un elemento viene catturato e preso come prigioniero, il quale dovrà poi essere liberato dai propri compagni di squadra.
– La scorta: ciascuna squadra sceglie un elemento che dovrà essere scortato e protetto per andare da un punto ad un altro. Vince chi prima riuscirà a condurre a destinazione il personaggio senza che venga colpito.

Vi sono campi di battaglia pensati appositamente per la pratica del softair mentre altri è possibile crearseli nei boschi. Il consiglio, che spesso è un obbligo, è quello di avvisare le forze dell’ordine dell’intenzione di organizzare l’evento, comunicando luogo e data.

Conclusioni
Il softair si sta dimostrando una pratica che in Italia sta riscuotendo particolare successo e curiosità. Online si trovano diverse risorse in grado di fornire una panoramica sulle competizioni, abbigliamento softair e attrezzature per poter intraprendere questa passione. Una possibilità è rappresentata dal sito di Antica Porta Del Titano, che dedica un’intera sezione proprio a questa attività.