Rispettare l’ambiente dovrebbe essere una priorità e una responsabilità per tutti, di conseguenza dovremmo scegliere sempre dei prodotti “green”, nei limiti del possibile.
Anche nel mondo della tecnologia si dovrebbe riservare più attenzione alle necessità ambientali e da questo punto di vista sono senz’altro un prodotto molto virtuoso le cosiddette cartucce rigenerate.
Prima di capire di cosa si tratta, facciamo una premessa per comprendere perché tali articoli hanno un ruolo cruciale sul piano dell’ecosostenibilità e lo avranno sempre più nel prossimo futuro.
L’enorme diffusione delle stampanti e la conseguente produzione di rifiuti
Come noto, le stampanti sono dei dispositivi tecnologici ormai diffusissimi: tali periferiche vengono utilizzate in modo massivo negli uffici, nelle aziende, nelle abitazioni, soprattutto in questo particolare periodo storico in cui lo Smart Working è letteralmente decollato anche per via della situazione sanitaria, ciò significa che si producono ogni giorno tonnellate di rifiuti corrispondenti a cartucce esauste.
Le cartucce, come noto, sono dei piccoli contenitori in materiale rigido che vanno posti nel relativo spazio interno alla stampante: quando l’inchiostro contenuto al loro interno si esaurisce, il contenitore diviene un rifiuto e va smaltito, seguendo ovviamente le procedure dedicate.
A tal riguardo, è utile aprire una parentesi, ricordando che le cartucce esauste sono dei rifiuti speciali non pericolosi: esse non sono letali per l’ambiente come altre tipologie di rifiuti, dunque, ma devono essere tassativamente smaltite in un modo specifico e non facendo riferimento alla comune raccolta differenziata.
Un ottimo modo per fronteggiare il problema: la rigenerazione delle cartucce
Le cartucce rigenerate possono essere la soluzione ideale per attenuare il problema delle grandi quantità di rifiuti di tale tipologia che devono essere smaltiti, per questo motivo il loro utilizzo è molto raccomandato.
Come si può intuire dal nome, le cartucce rigenerate sono delle cartucce che sono sottoposte a un apposito processo cosiddetto di rigenerazione.
Quando la cartuccia si esaurisce, dunque, non viene gettata via nei relativi processi di smaltimento, bensì viene sottoposta a un processo che la rende ancora una volta utilizzabile, come se fosse nuova: tale iter prevede che il contenitore rigido della cartuccia venga nuovamente riempito con dell’inchiostro.
Questo processo può essere ripetuto anche più di una volta, anzi a livello teorico è ripetibile all’infinito; ovviamente quando il contenitore si usura oltremodo, oppure laddove la qualità di stampa inizi a risentirne, è opportuno provvedere con la canonica sostituzione, ma in tutti gli altri casi le cartucce rigenerate sono una soluzione ottimale.
Come procurarsi delle cartucce rigenerate
I processi di rigenerazione, ovviamente, non devono essere compiuti in modo autonomo: se si vogliono utilizzare cartucce di questo tipo per contribuire alla causa ambientale è sufficiente far riferimento ad e-commerce che trattano questo genere di articoli, si pensi ad esempio alle cartucce in vendita su Lamiastampante.it.
In questo modo, ovviamente, si hanno anche solide garanzie in termini di qualità, dal momento che l’efficacia di questi articoli è assicurata da un rivenditore che gode di grande autorevolezza.
L’aspetto ambientale è importantissimo, ed è quello su cui abbiamo voluto soffermarci, ma non bisogna trascurare neppure il risparmio economico: scegliendo delle cartucce rigenerate, infatti, nel lungo periodo si possono risparmiare delle somme davvero interessanti.