Forse per te potrebbe essere una novità, ma abbinare gli champagne a piatti come i primi di carne ad esempio dona un’esperienza di gusto molto raffinata ed allettante.

Gli champagne non sono tutti uguali, ne esistono un gran numero di tipi con gusti ed affinamenti differenti. Per questo motivo gli è consentito di essere associati ad una vasta gamma di piatti con sapori che vengono rivelati e ingentiliti dallo champagne giusto.

Si deve partire da un assunto che riguarda in generale i piatti salati. Il loro abbinamento con lo champagne è delizioso. Lo champagne rivela i sapori salati, non li copre, poiché funziona da complemento. Uno champagne secco e dal perlage fine come un Horizon Blanc de Blancs è una scelta da fare poiché si noterà un perfetto bilanciamento tra il salato del cibo e l’acidità di uno champagne asciutto.

L’ideale potrebbe essere il pollo arrosto, semplice nella sua preparazione e guarnito da patate arrostite con buccia. Il gioco che si sviluppa sopra la lingua è la croccantezza e la sapidità, accompagnate in maniera soave dallo champagne, un risultato che non ti aspetti.

Anche il pesce funziona bene con uno champagne ad alta acidità proprio perché l’acidità agisce sul palato per rinfrescarlo, rendendolo pronto al sapore magari di un salmone affumicato.

Uno champagne accompagna la carne rossa quando ha una struttura corposa

Quando siamo di fronte ad un piatto dal sapore corposo come può essere la carne rossa, si pensa immediatamente all’associazione con un vino rosso sufficientemente potente. Se pensi alcuni champagne, in cui prevalgono aromi di frutta secca, miele o confettura e crosta di pane, aromi tipici da affinamenti sui lieviti più lunghi, potresti rimanere stupito del risultato perfettamente armonioso. Il manzo o l’anatra vengono splendidamente rivelati da uno champagne delicato e complesso come può esserlo un vintage.(sono supposizioni che lasciano il tempo che trovano in quanto dipende molto da come viene cotta la carne, se viene cotta. Mi vien da pensare alla tartare di manzo che si abbina con champagne diversi rispetto a quelli con cui si assaggia un’entrecote – se così si scrive-)

Il vino per primi di carne ha bisogno di identificare le note da privilegiare come intensità in primo luogo, non si tratta di smorzare un sapore deciso, altrimenti si avrebbe un effetto poco piacevole e non gradito ai più. E’ invece auspicabile donare prima di ogni assaggio della carne un breve sorso di champagne asciutto e fresco vintage in modo da rimotivare i sensi, non solo quello palatale, ma anche olfattivo, per ripetere l’esperienza in un crescendo di intensità, anziché un affievolimento che per natura si produce, un boccone dopo l’altro.

La consistenza succosa della carne la si trova quando la carne bovina viene cotta poco, è quello il punto preciso di cui uno champagne vintage ha bisogno per legarsi e in sintonia. In generale la migliore sintonia con uno champagne con un buon livello di acidità la si trova con piatti ricchi di gusto.

E quando il primo di carne è speziato?

Alcuni primi piatti di carne presentano gusti speziati, uno champagne ha bisogno di un processo di lunga fermentazione, tipica degli champagne vintage più corposi. In generale l’abbinamento risulta difficile con qualsiasi tipo di vino, poiché il sapore speziato che incontriamo nella cucina asiatica, prevale in maniera decisa. Abbiamo bisogno allora di un equilibrio da ricercare tra una struttura che definiremmo audace degli champagne vintage, con sapori che presentano delle punte di gusto forte unite alla cremosità. Con i piatti piccanti si può preferire questo genere di champagne alla birra che risulta adatta proprio per lo stesso motivo.

Uno champagne ha un gusto semplice e potente, questa combinazione lo rendono delizioso. Sui salumi si trovano in perfetto abbinamento e per questo motivo si usano spesso insieme. Il gusto fresco e sottile lo si trova negli champagne con prevalenza di Pinot nero, per le carni bianche come la faraone ad esempio si rivelano a vicenda mostrando un’affinità.