La scelta di un anello di fidanzamento rappresenta un passo fondamentale nella vita di qualsiasi coppia: non è solo un momento propedeutico al matrimonio, ma anche una affermazione della solidità del rapporto di amore. Che si opti per anelli argento dei migliori brand o per un altro gioiello, quel che conta è che l’acquisto sia compiuto con il cuore e tenendo conto dei gusti e delle preferenze del destinatario o della destinataria. Un modello tradizionale, ma non per questo banale, è quello dotato di fascia d’oro con al centro un diamante: le dimensioni, ovviamente, variano anche in funzione del budget che si è disposti a investire. Attenzione, però: non si tratta solo di stabilire il colore dell’oro e di identificare la dimensione del diamante, perché ci sono molti altri aspetti che vale la pena di tenere in considerazione.

Qual è il metallo più giusto?

L’oro bianco è, senza dubbio, una scelta molto comune per chi acquista un anello di fidanzamento, ma adeguarsi alla massa e rinunciare all’originalità è un errore che non si può commettere. Non c’è solo l’oro, insomma: anche il platino e l’argento rappresentano soluzioni su cui si può fare sicuro affidamento. Gli anelli in argento, per esempio, hanno il pregio di essere piuttosto convenienti dal punto di vista economico ma non per questo poco preziosi. In una circostanza del genere, una parte consistente del budget può essere destinata alla pietra. Se non si è esperti del settore, è consigliabile rivolgersi a un professionista di provata affidabilità: non è detto che sia così semplice riuscire a distinguere tra il platino, l’oro bianco e l’argento.

Il platino

Una valida alternativa rispetto agli anelli argento può essere individuata nei modelli in platino, che però hanno un costo senza dubbio più elevato. Si tratta, dunque, di gioielli di fascia elevata che potrebbero non essere alla portata di tutte le tasche. Una via intermedia tra il platino e l’argento è, quindi, l’oro, che può essere declinato in tante versioni differenti: l’oro rosso, che è il più originale e fuori dal comune; l’oro giallo, che è il più tradizionale e diffuso; e l’oro bianco, che è il più elegante.

Gli anelli di fidanzamento in oro

In natura, il colore dell’oro è un giallo molto intenso: più è scuro, più è elevato il suo grado di purezza. Ciò permette di intuire che se si ha a che fare con un anello in oro giallo dalla tonalità molto chiara si può essere certi che non si tratti di un modello 18 carati puro al 75%; è più probabile, invece, che si sia in presenza di oro a 9 carati. Attenzione, però: chi desidera un anello di fidanzamento in oro puro al 100% è destinato a vedere deluse le proprie aspettative, dal momento che questo tipo di materiale è molto malleabile e quindi si può deformare con facilità. Come detto, una strada diversa è quella che si può percorrere scegliendo l’oro rosso, assolutamente non banale anche se forse poco comune per un anello di fidanzamento. Decisamente più in voga è l’oro bianco, che al proprio interno contiene il rodio: meglio accertarsi di possibili allergie da parte del partner prima di compiere acquisti sbagliati.

La fascia

Un altro aspetto su cui è bene interrogarsi nella scelta dell’anello di fidanzamento è il tipo di fascia: decisamente rara è la fascia a maglia, ma ci sono anche gli anelli con castone esterno in rilievo e anelli in cui i diamanti sono incastonati all’interno della stessa fascia. In altri casi, il castone è presente come giuntura. E non è finita qui, perché non mancano gli anelli squadrati e quelli intrecciati: insomma, ci vuole pazienza per riuscire a trovare la proposta più giusta, fermo restando che con una fascia semplice non si corre il rischio di sbagliare.