Il ritorno della fase a eliminazione diretta della Champions League, quella più calda e ambita da tutti, ha rievocato alla mente alcune delle coppie e protagonisti più celebri della massima competizione per club. Personaggi che hanno fatto la storia di questo evento, miti e leggende capaci di segnare il proprio nome in calce nella coppa dalle grandi orecchie. Per fortuna, visto che si parla di storia, c’è anche tanta Italia in queste pagine scritte da alcuni dei migliori giocatori di tutti i tempi.
Quando la Coppa dei Campioni cambiava denominazione, all’alba degli anni ’90, c’era una squadra italiana che dominava in lungo e in largo, a livello nazionale, europeo e mondiale. Fatta da tutti italiani, in particolar modo da una coppia composta da Maldini e Baresi che subiva la miseria di 34 reti in quasi 5 mila minuti giocati assieme: numeri pazzeschi per la coppia difensiva più forte nella storia della Champions League.
Non solo loro ovviamente, anzi, al secondo posto troviamo un’altra coppia italiana che purtroppo non ha ancora avuto uguali fortune degli illustri predecessori: quella composta da Bonucci e Chiellini. Il primo è tornato alla Juve dopo l’anno sabbatico al Milan per tentare la caccia a quella maledetta coppa che manca da ben 23 anni, ma dopo l’andata al Wanda Metropolitano e il 2-0 patito con l’Atletico Madrid l’impresa sembra nuovamente lontana.
Per quanto concerne il reparto avanzo invece, ecco la clamorosa sorpresa. Non compare Cristiano Ronaldo e nemmeno Messi, il miglior duetto di punte nella storia della Champions League in rapporto ai minuti giocati, gol e assist, è quello composto da Suarez e Neymar. I componenti di quella storica MSN che nel 2015 vinse la Champions a Berlino contro la Vecchia Signora e Luis Enrique in panchina, sono ad oggi la miglior coppia della competizione, dopo la quale sul podio ecco che troviamo i due grandi fenomeni sopra menzionati.
Ronaldo non fa coppia con Benzema, bensì con Bale, mentre per Messi il partner è Pedro oggi al Chelsea. La Champions League ha saputo regalare gran di interpreti ed assurde contraddizioni, come ad esempio l’assenza dal palmareis dell’evento dell’altro Ronaldo, il Fenomeno, o di Buffon: per quest’ultimo però, nonostante i 41 anni, non è ancora detta l’ultima vista la felice esperienza al Psg, coi parigini che con lo 0-2 dell’Old Trafford contro il Manchester United hanno ipotecato la qualificazione ai quarti di finale.
Fino ad arrivare alla classifica degli allenatori più vincenti in Europa, e a quel Carlo Ancelotti che ad oggi è il solo assieme a Zidane nella storia ad aver vinto tre volte la competizione, contro le due di Mourinho, Guardiola, Sacchi e Capello. Questa potrebbe essere la stagione del tris anche per il tecnico catalano, alla guida di un City ancora incapace di ottenere il primo successo fuori confine nella sua storia, dopo l’arrivo degli sceicchi oltre dieci anni fa e di successi solamente all’interno dei confini inglese, anche condotti dall’attuale Ct dell’Italia, Roberto Mancini.