Il tavolo da pranzo è uno degli elementi di arredo più importanti all’interno di un appartamento. È per questo motivo che occorre sceglierlo con grande cura, prestando attenzione non solo alla sua estetica, ma anche a specifici requisiti di praticità e funzionali. Per avere qualche suggerimento abbiamo fatto riferimento ad un team di esperti nel commercio di mobili di design e tavoli da pranzo, ecco cosa hanno risposto alle nostre domande.

Quali sono gli aspetti che è necessario prendere in considerazione in vista dell’acquisto di un tavolo da pranzo?

Che sia destinato alla cucina o al soggiorno, il primo parametro da valutare è rappresentato dallo spazio che si ha a disposizione. In passato era molto più frequente che in casa ci fosse un locale apposito per i pranzi e le cene conviviali; tuttavia oggi la sala da pranzo sta quasi scomparendo, ed è stata integrata nella zona living. Nella valutazione degli spazi, è bene tener presente che il tavolo deve stare a una distanza di almeno 80 centimetri da ogni parete, mentre non dovrebbe esserci meno di 1 metro e 20 tra il tavolo stesso e la zona di passaggio: in questo modo si può essere certi che ci si potrà muovere in libertà e senza difficoltà.

Il legno è il materiale migliore per un tavolo da pranzo?

Di certo si tratta di un materiale piuttosto delicato, ma lo si può scegliere avendo la certezza che richiede una manutenzione molto contenuta. Il legno è robusto e non si rovina con facilità: certo, è bene evitare di appoggiarvi sopra teglie appena uscite dal forno o pentole che sono state appena sollevate dal fuoco. La sola precauzione che conviene adottare, quindi, è quella di adoperare un centrotavola ogni volta che se ne ha la possibilità. Per pulire un tavolo in legno si può usare un prodotto specifico (si trovano in vendita in tutti i supermercati) con cui lucidare la sua superficie.

Perché si dovrebbe propendere per il legno?

Dal punto di vista estetico questo materiale ha la capacità di adattarsi a qualsiasi genere di arredamento, ovviamente in base alle finiture che lo caratterizzano. Un tavolo in rovere, per esempio, con il suo design essenziale e le sue linee pulite è perfetto per un ambiente moderno. Ma il legno è ideale specialmente nei contesti più classici, là dove l’acciaio, il plexiglass o la plastica finirebbero per stonare o apparire fuori luogo.

Il tavolo di cristallo, invece, è una soluzione troppo azzardata?

Dipende: è chiaro che un elemento di questo tipo non dovrebbe essere la prima scelta per una famiglia con bambini piccoli, che di certo non prestano le dovute attenzioni richieste da un materiale tanto delicato e fragile. Se è vero che un tavolo in cristallo è perfetto per un ambiente contemporaneo, grazie alla sua estetica elegante, è altrettanto vero che nel corso del tempo cresce il rischio di rotture e graffi. Insomma, ha bisogno di cure importanti, che non sempre si è in grado di assicurare.

Per quanto riguarda la forma, è meglio un tavolo rotondo o uno rettangolare?

Per chi non sa scegliere, si può sempre propendere per il compromesso di un tavolo ovale, che ha dimensioni contenute ed evita qualsiasi gerarchia. Il vantaggio più importante offerto da un tavolo rettangolare è rappresentato dal fatto che a parità di ingombro consente un numero di sedute più elevato. D’altro canto, però, esso determina una gerarchia tra i commensali, e non sempre è piacevole stabilire chi si deve mettere a capotavola. Per il tavolo rotondo la situazione è esattamente opposta: occupa in proporzione una quantità di spazio maggiore ma fa venir meno l’inconveniente relativo alla disposizione dei posti.

Quali sono le misure ideali di un tavolo da pranzo?

L’altezza standard in genere va da un minimo di 70 a un massimo di 75 centimetri: è questa la distanza ideale tra il piano del tavolo e il pavimento affinché i commensali abbiano la possibilità di sedersi e di essere comodi. La larghezza minima, invece, è di 80 centimetri, e ogni commensale dovrebbe avere a disposizione non meno di 60 centimetri. L’ultimo dato da considerare è quello relativo alla distanza tra le gambe, che a sua volta non dovrebbe essere inferiore ai 60 centimetri.

E un tavolo allungabile come va scelto?

I tavoli allungabili sono disponibili in una grande varietà di formati, anche se la soluzione più tipica è quella rettangolare o quadrata. I meccanismi di allungamento costituiscono il primo aspetto a cui badare in vista della scelta: tra i più facili da utilizzare c’è quello che fa sì che un piano scorra sopra l’altro. In alternativa sono piuttosto diffusi anche i meccanismi a manovella, con il tavolo che viene aperto al centro per consentire l’estrazione di tavole situate al suo interno. Queste tavole, che sono connesse a specifici snodi, devono essere allineate in modo che il piano di appoggio risulti omogeneo e comodo.