Per garantire l’isolamento di un’abitazione non è detto che si debba fare riferimento a materiali artificiali o industriali: le soluzioni ecologiche e naturali sono altrettanto efficaci e, in più, hanno il pregio di non compromettere l’ambiente. Un sistema di coibentazione capace di garantire gli standard più elevati in termini di sostenibilità non solo assicura il contenimento delle emissioni di anidride carbonica, ma è anche fonte di risparmio energetico: di conseguenza, è perfino conveniente dal punto di vista economico, perché permette di avere a che fare con bollette meno salate rispetto al solito.

Le caratteristiche dei materiali naturali

Soluzioni naturali come quelle che vengono messe a disposizione da Calchera San Giorgio favoriscono una protezione ottimale dal caldo durante la stagione estiva e dal freddo nel corso dei mesi invernali. Ma i vantaggi non finiscono qui, poiché c’è da tenere conto anche di un isolamento acustico eccellente e della prevenzione dell’umidità, che – come noto – attraverso la condensa può favorire la proliferazione di funghi e muffe. Altri benefici da non sottovalutare vanno individuati nella resistenza al fuoco e nella longevità, cioè nella capacità di mantenere inalterate le proprie caratteristiche e le proprie prestazioni nel corso del tempo.

I materiali naturali sono sempre ecologici?

Occorre mettere in evidenza che “naturali” ed “ecologici” non sono sinonimi: un materiale può essere naturale senza essere ecologico, per esempio se il processo di produzione che permette di usufruirne non è rispettoso dell’ambiente. In linea di massima, i materiali isolanti sono tanto più ecosostenibili quanto più bassa è la quantità di energia che si rende necessaria per la loro lavorazione.

Le fibre di cocco

Tra i materiali di origine vegetale su cui si può fare affidamento per isolare una casa sia dal punto di vista acustico che dal punto di vista termico ci sono le fibre di cocco, che vengono ricavate dalla parte fibrosa delle noci di cocco: quest’ultima viene lasciata immersa per sei mesi in fango e acqua prima di essere lasciata al sole ad essiccare. Ne deriva un processo di macerazione in virtù del quale la fibra perde tutte le sue parti organiche che si potrebbero putrefare, diventando durevole nel corso del tempo. Il composto a quel punto viene sottoposto a pressione e mischiato con la gomma naturale o altre sostanze, che hanno il compito di renderlo più piacevole al tatto e di aumentarne l’idrorepellenza.

La lana di pecora

Una soluzione alternativa può essere individuata nella lana di pecora, le cui caratteristiche biologiche si traducono in una capacità climatizzante decisamente preziosa non solo contro il freddo, come si può facilmente intuire, ma anche contro il caldo. Tale materiale di provenienza animale è di per sé idrorepellente e ha la capacità di limitare le condense, riuscendo ad assorbire l’umidità, a tutto vantaggio del comfort abitativo degli ambienti in cui esso viene utilizzato. Un pregio da non trascurare, a proposito della lana di pecora, consiste nella sua riciclabilità: è una risorsa rinnovabile, insomma, che per altro proviene dagli scarti della lana che viene usata nel settore industriale tessile. Tutti i trattamenti a cui viene sottoposta sono non impattanti, e il risultato è rappresentato da pannelli isolanti che si rivelano perfetti per contrastare le aggressioni dei parassiti.

Le fibre di cellulosa

A proposito di materiali riciclati, in questa rassegna non si può fare a meno di parlare della fibra di cellulosa, che deriva dalla carta di giornale riciclata: essa viene trattata con i sali di boro che hanno lo scopo di aumentarne la resistenza nei confronti degli insetti e degli incendi. Le fibre di cellulosa offrono un isolamento termico ideale in tutti i periodi dell’anno, incluse le giornate estive più torride.