Corrieri, commesse, chi gestisce ordini, qualsiasi tipo di lavoro e mansione organizzativa: chiunque ha avuto e ha a che fare con errori umani di compilazione, con enormi sprechi di tempo per recuperare il materiale in archivio, grosse difficoltà nel rispondere a un cliente che chiede a che punto è la lavorazione del pezzo che ha ordinato; o, ancora, riunioni in cui si sprecano minuti preziosi per riunire informazioni sparse nei vari reparti.
A tutto questo caos la tecnologia ha posto rimedio: il tablet Rugged. Uno strumento utile per tutti quei datori di lavoro che hanno finalmente deciso di digitalizzarsi un po’ e liberarsi dalla montagna di carta. Non poche, però, sono le domande, le perplessità, i dubbi che attanagliano chiunque non sia particolarmente addicted a questi strumenti. Se sei tra queste persone, ecco qualche risposta.
Come allineare tutto con il gestionale, i sistemi di controllo Qualità, MES ecc.
La prima risposta è: rivolgiti a chi è in grado di sviluppare non il sotware ma un intero progetto digitale che voglia semplificare e razionalizzare, rendere più efficiente tutto il sistema (un esempio è Mobiix). Inoltre, ogni scrivania virtuale dell’ambiente lavorativo deve poter rilevare i dati, registrare le informazioni, trasferirle ai vari gestionali.
Lavorare anche senza Wi-Fi
Altra obiezione è che negli stabilimenti può non esserci il Wi-Fi e che si ha la necessità di prendere i dati anche di macchinari piuttosto datati. Anche in questo caso c’è una soluzione: i Tablet Rugged di ultima generazione, quelli proposti dalle migliori aziende, hanno sia modem Wi-Fi sia modulo 4G LTE, quindi supportano una classica SIM dati che consente loro di rimanere sempre connessi. La comodità dell’LTE rimane anche qualora in stabilimento ci fosse il WiFI: infatti, se l’operatore deve uscire per fare dei controlli, può rimanere comunque connesso grazie al 4G!
Non solo: i tablet rugged hanno anche porte Ethernet, porte seriali e porte USB: si possono collegare, tramite cavi, ai PLC delle macchine (anche quelle più datate) e a qualsiasi altro dispositivo in delle postazioni attrezzate. Puoi anche lasciare il tablet rugged connesso a una macchina specifica senza portarlo in giro, grazie alla sua scocca specifica che consente di fissarlo a qualsiasi cosa. Così facendo, lascerai che rimanga perennemente collegato a un macchinario, prendendone automaticamente i dati.
Non è solo un liberarsi dalla carta
Avere un tablet rugged non significa solo liberarsi dalla carta e dei vecchi metodi di scambio informazioni. Un tablet rugged ti permette di registrare, allegare, scambiare tanti altri tipi di file, come audio, filmati, foto e via dicendo. Per esempio, se hai un pezzo difettoso non solo puoi fotografarlo (cosa che si può fare anche con un normalissimo smartphone) ma puoi realizzare un’immagine migliore con la fotocamera 3D in grado di misurare subito altezza, larghezza e profondità dell’oggetto, e di rilevarne i dati ambientali.
E ancora: se hai un problema ad una linea di produzione di un sito particolarmente grande, se rimani ai vecchi metodi allungherai non di poco i tempi. La squadra di manutenzione ci mette anche 15 minuti ad arrivare sul luogo problematico (nel frattempo fermo), capire il problema, impiegare un’altra mezz’ora per andare a recuperare il ricambio e tornare. Nulla di tutto ciò con il tablet Rugged, che invia subito foto, filmato e spiegazione audio di quello che è successo: così la squadra arriverà subito col pezzo che serve, e la linea riprenderà ad essere operativa subito.
Non serve prenderne tanti
Se non hai budget per dare a ogni dipendente un dispositivo, non preoccuparti: infatti più persone possono lavorare allo stesso documento passandosi il tablet rugged. Se vuoi sapere chi ci sta operando, sappi che ogni dispositivo ha la tecnologia NFC per riconoscere il lavoratore sia tramite badge sia tramite impronta digitale.