La scelta di ristrutturare l’appartamento, è una di quelle decisioni importanti per la vita di qualsiasi famiglia. Ci si appresta a vivere un periodo importante in cui la vita si modifica con la speranza di renderla più confortevole. Alla base di questo passo importante c’è un desiderio, oppure una esigenza strutturale o famigliare. Fatto sta che, come ogni cambiamento che tocca le abitudini quotidiane, impatta notevolmente su molti aspetti, non ultimo le finanze.
La pianificazione, come sempre, è determinante prima di fare partire qualsiasi attività, come organizzare i lavori di ristrutturazione è una faccenda che merita di essere analizzata, isolando i vari blocchi che compongono l’intera attività.
C’è chi parte dal professionista per pianificare e progettare, chi invece affronta la pianificazione da uno step precedente. La cosa più sensata è valutare le condizioni dell’appartamento o della stanza in cui ristrutturare. E’ come il cane che si morde la coda. Se non ho abbastanza competenze per condurre da me le valutazioni, devo avvalermi di professionisti che lo facciano per me.
E’ anche vero che la decisione di ristrutturare un appartamento viene dopo l’esigenza di farlo, per cui si presuppone che, anche se solo nella nostra mente, ci sia una visione di massima del risultato a cui aspirare.
Gli step per organizzare una ristrutturazione di un appartamento
Non c’è dubbio, bisogna partire dal budget a disposizione. Questa cifra è da intendersi come cifra massima da spendere e da non oltrepassare. Nelle aziende di fronte a progetti di grande portata si usa redigere un piano A ed uno B. La differenza tra i due sta negli eventi che potrebbero alterarne la previsione. Si parla di worst scenario e di best scenario e quello seguito dalle aziende è il worst (peggiore).
Questo esempio la dice lunga sulla nostra capacità di fare previsioni. E’ un errore l’ottimismo, la devi considerare una regola per ricavare un budget congruo per affrontare il tema della ristrutturazione appartamento.
Naturalmente ti devi affidare alle imprese edili per avere una prima idea di massima. I preventivi servono a confrontare i prezzi, la differenza la fa la qualità del lavoro e dei materiali.
Un altro elemento che va tenuto in seria considerazione è lo stato degli impianti. La maggior parte delle ristrutturazioni di appartamento hanno una motivazione estetica, e non c’è nulla di male. Occorre sapere però che, mettere mano ad un’opera in muratura, può comportare la necessità di rimettere a norma l’impianto idraulico, piuttosto che quello elettrico. Pensiamo ad un intervento in cui si abbatte una parete non portante per creare uno spazio aperto. Se in quella stanza era alloggiata una caldaia a gas, andranno rifatti i calcoli per assicurare un’areazione idonea ed a norma. Spostare semplicemente i corpi illuminanti significa impattare sull’impianto elettrico. Oltre che sul budget le conseguenze si hanno sul progetto per intero. I ritardi capitano per questi motivi generalmente.
Le possibilità di risparmio non sono da sottovalutare. Il nostro sistema fiscale tende, da parecchi anni, a premiare le ristrutturazioni di appartamento, per una ragione puramente contabile. Il settore edile da sempre è in grado di generare occupazione più che in altri ambiti economici. Ogni anno la legge finanziaria da indicazione su cosa si può e cosa non si può detrarre. Un intervento di coibentazione, oppure un’aggiunta di pannelli solari al tetto, di norma, rientrano negli sgravi. Per non sbagliare occorre tener presente due criteri per generare risparmio. Il primo è quello di valutare il ritorno fiscale vero e proprio; il secondo invece consiste nel risparmio generato dalla minore spesa che si otterrà ad esempio da un intervento di isolamento termico.
Ristrutturare un appartamento può rivelarsi un’opportunità nemmeno immaginata prima di farla. La differenza la fa, oltre al budget a disposizione, la ditta a cui affidare il compito di seguirci passo passo, è questa un’attività da fare attentamente e non sulla base del costo ma del servizio offerto.