Dopo più di un’ora di viaggio, Maradona è finalmente arrivato presso il cimitero privato conosciuto come “Jardin de Bella Vista”, che si trova a 35 chilometri circa da Buenos Aires. Lo ha accolto una folla di tifosi con bandiere e striscioni che hanno intonato cori di saluto e lunghi applausi al “Pibe de oro”.

dopo una cerimonia intima religiosa, i media locali hanno confermato che erano presenti al funerale le figlie Jana, Gianina e Dalma, la sua ex moglie Claudia Villafañe nonché l’ex compagna Verónica Ojeda. Era presente anche Johnny, il nipote che viveva con lui. Il feretro è stato sepolto, accanto ai suoi genitori, avvolto in una bandiera Argentina. Nonostante la cerimonia fosse riservata soltanto ai familiari intimi, alcune tv sono riuscite a introdurre dei droni che hanno ripreso la sepoltura a cura delle onoranze funebri locali (per informazioni sulle pompe funebri a Roma clicca qui).

La folla che lo ha accolto con striscioni e bandiere e cori da stadio ha richiesto un grande dispiegamento di forze dell’ordine per evitare che i tifosi si avvicinassero troppo all’entrata. nonostante la funzione fosse stata riservata a un gruppo stretto di parenti e collaboratori più intimi al campione, Vi è stato un emozionante corteo funebre che tra fiori, bandiere, applausi e cori ha seguito fino all’ultimo la salma del Diez per un ultimo tributo. Nei pressi dello stadio di Velez ci sono stati addirittura dei fuochi d’artificio E per avanzare fra la folla il corteo ha dovuto fare una deviazione finché, alle 19, il ferro riuscito a varcare il cancello del cimitero.

Tifosi anche in Piazza Plebiscito

Anche Napoli ha voluto rendere omaggio al suo campione, Diego Armando Maradona, affiggendo una gigantografia che lo ritrae con la maglia del club di fronte al Palazzo Reale.

I tifosi, in centinaia, hanno organizzato un flashmob che li ha portati fino a piazza municipio per onorare il “Pibe de Oro” davanti allo storico edificio: fumogeni rossi, torce e cori dedicati al fuoriclasse argentino la cui scomparsa, per i napoletani, è stato un grandissimo dolore.

Alle 21, poi, un lungo applauso si è diffuso dalle finestre dei Quartieri Spagnoli e dai palazzi di quello che ormai è stato ribattezzato Largo Diego Armando Maradona, in cui sulla via De Deo si può ammirare un murales dedicato al D10S.

Infine, dopo un minuto di silenzio osservato prima dell’inizio della partita tra Napoli e Rijeka, i tifosi hanno accesso lumini e candele sulle loro finestre e in un coro unanime hanno recitato il nome del calciatore.