L’Italia, al pari di altri paesi mediterranei, può vantare una delle migliori produzioni di olio in tutta Europa. Molte regioni del nostro paese sono infatti ricche di uliveti che producono un olio di grande qualità e di sicuro affidamento sotto il profilo della provenienza. Tra queste regioni spicca senza dubbio la Puglia, che può vantare una vasta gamma di ulivi che la contraddistinguono per la grande varietà di olive e di conseguenza di tipologie di olio prodotto.

Tra le migliori olive di queste zone c’è da rimarcare la coratina, un tipo di oliva dalla quale viene fuori un olio di ottimo gusto e dal sapore molto caratteristico. Vediamo insieme quali sono le principali peculiarità di questo prodotto.

Origine e caratteristiche principali di quest’olio

La coratina è un oliva che trae il suo nome dalla città di origine: Corato. Fa quindi parte della zona del nord barese, e viene coltivata in tutto il territorio agro della provincia. La coratina olio viene considerata una delle espressioni più autentiche di questo territorio: il suo sapore è infatti contraddistinto da un’aroma forte, verace e intenso, caratteristiche comuni a coloro che lo coltivano.

Un olio di grandissima qualità, con un retrogusto leggermente amaro che tende quasi al piccante. Ma la peculiarità più significativa, sul piano prettamente tecnico, è che quest’olio contiene circa tre volte i polifenoli antiossidanti rispetto ad altri prodotti.

Contraddistinto da un verde scuro con sfumature di giallo, quest’olio extravergine può vantare una serie di profumi e odori che lo rendono adatto a qualsiasi tipo di accostamento. Si può infatti individuare il profumo di prodotti tipici di queste zone come il finocchio, il fieno, l’aneto ma anche il carciofo e in generale i toni vegetali che lo racchiudono.

La coratina proviene da un albero di dimensioni medie, che ben si innesta su vari tipi di suolo ma che trova esaltazione all’interno di colline fertili e irrigue. Tutto questo lo rendono perfetto anche per l’agricoltura biologica: il periodo di raccolta può essere talvolta tardivo (da Novembre a Gennaio), ma ha una buona resa che oscilla tra il 20 e il 25% di olio prodotto.

Alcune considerazioni che certificano la qualità dell’oliva coratina

Quando si parla di olio ci sono parecchie considerazioni da fare. Per prima cosa vanno considerati i principali parametri che rendono un olio extravergine d’oliva sinonimo di qualità: l’acidità ad esempio (che non può superare l’1%) è tra questi, ma ce ne sono anche altri non meno importanti. Ciò che differenzia l’Italia dagli altri paesi del mondo per la produzione di olio è l’aspetto della biodiversità. La Spagna, ad esempio, si caratterizza per la più grande percentuale di olio prodotto in Europa, ma non può vantare (a differenza dell’Italia) una qualità diversità ambientale così importante. Altro aspetto da considerare è quello che attiene alle etichette DOP e IGP. Si tratta di certificazioni europee riservate esclusivamente a chi rispetta alcune precise caratteristiche e che prevengono dalla possibilità di frodi e contraffazioni. Anche in questo caso l’Italia si colloca ben sopra la media europea, a testimonianza della qualità del proprio olio.

L’olio di oliva coratina, oltre a rispettare tutti questi parametri, si colloca tra i migliori in assoluto e il rapporto tra qualità e salute. Questo grazie ai polifenoli antiossidanti che contiene, ma anche grazie alla ridotta percentuale di acido oleico.

Sul piano olfattivo invece parliamo di un olio caratterizzato da note aromatiche di fruttato erbaceo, che sprigionano un prodotto dall’aroma unico. Tutto questo permette all’ olio di coratina di essere una delle eccellenze olivicole italiane: un riconoscimento di assoluto pregio, se si considera l’altissima densità di produzione di olio che avviene nel nostro paese.