Balenciaga viene considerato dagli addetti ai lavori del settore fashion il marchio più “caldo” di questo momento, complice il genio di Demna Gvasalia che fa sempre parlare (e non poco). Un ingegno tanto provocatorio quanto dissacrante, quello dell’ultimo direttore creativo, che tuttavia si inserisce nel solco di un brand che può vantare una storia eccezionale e davvero lunga. Addirittura secolare se si pensa che l’anno della fondazione è il 1917: addirittura 102 anni fa. Fu Cristobal Balenciaga a dare il la a questa strepitosa avventura, anche se per considerare Balenciaga come una casa di alta moda sarebbe stato necessario aspettare altri 20 anni, fino al 1937. Da quel momento, però, il brand fu in grado di attirare l’attenzione delle clienti dell’epoca. Un target a dir poco elitario, dalle dive hollywoodiane alle principesse, passando per le donne delle famiglie aristocratiche più importanti, che andavano matte per gli occhiali da sole e per tutti gli altri accessori della maison.
L’ascesa verso la fama di Balenciaga
Nel giro di pochi anni Balenciaga conquistò una fama mondiale, anche se la casa di moda chiuse i battenti nel 1968, in modo a dir poco imprevisto: leggenda vuole che, per il dolore, Mona von Bismarck si sia rifiutata di uscire di casa per 3 giorni dopo aver saputo la notizia.
La morte di Cristobal
Dopo 4 anni Cristobal scomparve, ma nel 1986 ci pensò Jacques Bogart a resuscitare il marchio. Il merito del ritorno ai fasti di un tempo, tuttavia, deve essere attribuito a Nicolas Ghesquiere, chiamato a guidare Balenciaga nella seconda metà degli anni ’90. Da quel momento, la fama e il successo non hanno mai smesso di crescere, e dopo il breve interregno di Alexander Wang è toccato a Demna Gvasalia prendere le redini del brand.
La visione di Gvasali
Quella del genio georgiano è una visione innovativa, che ha portato a tecniche di espressione inedite nella moda: lo dimostra, per esempio, il ricorso a tessuti mai usati in precedenza, grazie a cui i capolavori messi sul mercato sono andati a ruba non solo nei punti vendita tradizionali ma anche online. Un esempio tra i tanti è quello che viene offerto dalle celebri sneaker speed, ma nel novero degli articoli di tendenza spiccano anche gli stivaletti Knife, disponibili a poco più di mille dollari. La realizzazione delle sneaker speed è stata condizionata in misura significativa dalla cultura rap e dai social network: queste calzature sportive, infatti, si sono dimostrate in grado di neutralizzare la distinzione tra scarpe da uomo e scarpe da donna, venendo richieste e apprezzate su entrambi i fronti. Diverso è il discorso per gli stivaletti, che invece sono modelli prettamente femminili.
Gli occhiali da sole
Cosa dire, poi, degli occhiali Balenciaga? Chiusa la licenza con Marcolin, per il settore eyewear il marchio ha scelto di puntare sul gruppo Kering Eyewear per una partnership che garantisce la produzione degli occhiali da sole e la loro distribuzione in tutto il mondo. La prima delle collezioni del brand è stata messa a disposizione lo scorso gennaio in virtù di una rete di distribuzione ben selezionata.
I modelli di occhiali di Balenciaga
L’estetica di Gvasalia si riflette anche negli occhiali, con i modelli Everyday che mettono in evidenza uno stile sofisticato ma al tempo stesso lineare, quasi androgeno. Il design in acetato si sposa con la delicatezza del metallo delle montature. La collezione Extreme, invece, richiama alla mente la trilogia di Matrix, con materiali specchianti e il ricorso a montature innovative: il tutto declinato attraverso una combinazione di tecniche più che originale, in perenne equilibrio tra un dinamismo moderno e una stravaganza elegante.