Tutti sappiamo ormai quanto i giochi per mobile siano amati e diffusi. Il successo riscosso da questi ultimi è tale da interessare anche la Sony, che sta pensando di far fare un “salto di qualità” a questi giochi trasferendoli anche a console come PS4. Eppure la cosa non è così semplice: i problemi principali infatti sono riscontrabili nella grande differenza a livello grafico tra i giochi per mobile e quelli per console, nel trasferimento dei comandi ottimizzati per il touchscreen di smartphone e tablet in comandi su joypad e vari ed eventuali problemi con la narrazione durante il gioco.

L’idea potrebbe anche aver successo ma le polemiche non hanno tardato a presentarsi, più furenti che mai, specie dopo il rilascio a gennaio dello scorso anno di “Life of Black Tiger”, promosso dalla Sony. Il gioco, dall’idea semplice, ha una grafica ancor più basilare: il giocatore è la tigre stessa e lo scopo del gioco consiste nel cacciare e sopravvivere. L’azione è lenta, i comandi non sono fluidi e la tigre si muove praticamente a scatti quando si cambia direzione, mentre per quanto riguarda il comparto audio, abbiamo solamente qualche suono campionato per gli animali e una musica di sottofondo assai ripetitiva.

Classificato da molti come il peggior gioco per PlayStation 4, sicuramente la maggior parte dei gamers non ne è rimasta attratta, soprattutto perché chi possiede questa console non ha di certo pretese basse e, potendo scegliere, evita di giocare a giochi così scadenti. D’altra parte, creare giochi da lanciare sulla piattaforma, per quanto scadenti essi possano essere, incoraggia la creatività e l’innovazione. Inoltre, la diversità dei giochi in commercio – sia a livello grafico che per tipologia – viene ampiamente accolta anche per via del fatto che un numero sempre più alto di donne si è avvicinato al mondo videoludico.

Tuttavia, non tutti i giochi sono scadenti, graficamente parlando, per non essere riportati su PS4. Ne sono un esempio N.O.V.A. 3, sparatutto futuristico in prima persona che propone, oltre alla modalità online, una lunga campagna da giocare in solitaria che porta il gamer da una San Francisco devastata fino alle zone più remote dello spazio; Spider: Il Segreto di Bryce Manor, un gioco apparentemente semplice dove si deve controllare l’aracnide, saltando tra sedie e tavoli, cacciando ed esplorando la casa abbandonata. Il gioco però è animato da enigmi da risolvere, 38 livelli e 4 modalità di gioco, il che lo rendono adatto per un eventuale passaggio a console; un altro esempio lampante è Oceanhorn, un gioco che prometteva bene quando era ancora un mobile-game e che è stato reso disponibile anche per console: nella versione per PS4 vengono unite sapientemente grafica 3D, trama avvincente, avventura, azione e una colonna sonora straordinaria creata Nobuo Uematsu e Kenji Ito. Questo dimostra quindi che se evergreen come ad esempio Tetris, riescono ad essere ben trasferibili alle console, anche quelli semplici ma eleganti quali le app di gioco incentrate su mondo del casinò, possono essere adattabili a uno schermo più grande e a una performance di gioco migliore come quella garantita dalla PS4.

In conclusione quindi è chiaro che la Sony vuole entrare in questo tipo di mercato soprattutto per una questione economica, in quanto i giochi per mobile attualmente sono più redditizi di quelli per console e attirano qualunque tipologia di giocatore.