Una corretta illuminazione del luogo in cui si vive (oltre che del luogo in cui si lavora) è indispensabile per sentirsi bene: essa, infatti, incide in modo decisivo sulla qualità della vita tra le mura domestiche. Il ricorso alla luce naturale negli ultimi tempi è considerato sempre più importante: ma una notevole attenzione viene prestata anche al modo in cui la luce stessa viene fatta entrare in casa. Insomma, l’illuminazione influenza l’umore e permette di godersi gli spazi abitativi meglio o peggio, a seconda del modo in cui viene gestita.

Come illuminare al meglio la casa

Consultando il sito www.lampadaribartalini.it, è possibile scoprire un ampio assortimento di lampadari Bartalini soluzioni che consentono di valorizzare il proprio soggiorno e gli altri ambienti della casa con una illuminazione adeguata. Insomma, un appartamento che è poco illuminato (o che lo è troppo) non viene valorizzato come meriterebbe e risulta un ambiente non gradevole. Ecco perché è molto importante apprendere come sfruttare la luce artificiale nel migliore dei modi: si tratta di individuare la sorgente di illuminazione più adatta al contesto e di adottare i vari accorgimenti indispensabili per risparmiare senza rinunciare al benessere.

Le lampade a incandescenza

Le lampade a incandescenza rappresentano la più diffusa forma di illuminazione domestica: si tratta di sorgenti luminose per cui è il riscaldamento di un filamento di tungsteno attraversato dalla corrente elettrica a produrre la luce. Nel momento in cui un elemento in metallo viene riscaldato, esso emette fotoni; le lampadine moderne sono dotate di un bulbo di vetro che al proprio interno contiene argon, un gas nobile a bassa pressione che fa in modo che la vita del filamento possa essere prolungata e che i rischi di implosione siano minimi. L’argon, inoltre, consente una migliore illuminazione, dal momento che limita l’annerimento del bulbo derivante dalla sublimazione del tungsteno.

In alternativa alle lampade a incandescenza ci sono le lampade a led: l’acronimo dell’espressione Light Emitting Diode sta a indicare i diodi a emissione di luce, che non sono altro che dispositivi elettronici che si basano sulla capacità di un materiale semiconduttore di emettere fotoni. A seconda della tipologia di luce, il led può essere continuo o intermittente; anche lo spettro luminoso è variabile. L’affidabilità e i consumi ridotti rientrano tra i motivi più importanti per i quali i led si sono diffusi negli ultimi anni: essi, inoltre, garantiscono una efficienza elevata e una durata superiore alle lampadine normali. In casa il led offre molti altri vantaggi, al di là di quelli connessi al risparmio: per esempio, le tonalità di luce realistiche che assicura.

Ma perché l’illuminazione di casa è strettamente correlata al benessere? La luce è una medicina naturale per l’organismo, in quanto migliora le sue difese immunitarie e favorisce la produzione di vitamina D. In più, contribuisce all’efficienza del sistema nervoso, tiene lontane la depressione e l’ansia, incrementa le funzioni cognitive ed è indispensabile per la regolazione del ritmo circadiano. Nel caso in cui questo venga alterato, infatti, si corre il rischio di soffrire di diversi disturbi, tra i quali l’insonnia, il disturbo affettivo stagionale e i disturbi dell’umore. Non è un caso, insomma, se negli ultimi tempi si è arrivati addirittura a parlare di light therapy.